CRONACA
Valle Telesina, nuovo blitz contro la “banda dei vigneti”: 5 arresti per estorsione
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Il blitz dei carabinieri è scattato questa mattina all’alba. I militari della Compagnia di Cerreto Sannita, coadiuvati dai reparti del Comando Provinciale di Benevento, hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 persone. Tutti sono accusati a vario titolo di concorso nei delitti di estorsione, ricettazione e detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo, di cui 4 tratti in arresto ed uno resosi irreperibile.
Si tratta delle stesse persone arrestate, lo scoro 6 marzo 2017, nel corso dell’operazione “San Filippo”. L’ordinanza eseguita oggi è stata emessa in seguito ad un annullamento per motivi formali da parte del Riesame, di una precedente ordinanza che si basava su una richiesta del originata dalle medesime indagini, oggi arricchite anche da ulteriore attività tecnica.
Come si ricorderà, l’inchiesta – condotta tra i mesi di agosto 2014 ed aprile 2016 – era finalizzata a far luce sulle attività criminose legate al disciolto gruppo criminale dei “solopachesi”, operante nei territori della Valle Telesina sino alla metà degli anni 2000.
E’ emerso che gli imprenditori agricoli, operanti nei territori dei Comuni di Guardia Sanframondi, Castelvenere, Solopaca e Cerreto Sannita, rifiutando il pagamento di natura estorsiva per il servizio della “guardiania” dei loro vigneti subivano ingenti danni economici consistenti principalmente nel taglio e furto delle viti e dell’attrezzatura da lavoro e, in alcuni casi, anche incendi dolosi.
“L’attività investigativa – si legge in una nota del procuratore di Benevento Aldo Policastro – ha consentito di far emergere gravi condotte consistenti nell’assoggettamento del racket nel settore vitivinicolo esistente in questo territorio da circa 40 anni, da parte di molti agricoltori della zona, che al fine di evitare danneggiamenti o furti nei propri vigneti, a seguito di intimidazioni indirette da parte degli indagati, accettavano di effettuare il pagamento di circa 400 euro ad ettaro annui.
Tenuto conto che nel teatro in cui si sono svolti i fatti – conclude la nota -, il settore agricolo costituisce il propulsore dell’economia, vi sono state perdite per un ammontare di circa duecentomila euro. L’attiva, infine, ha permesso di porre freno alle predette attività illecite ed individuare i soggetti autori dei reati ascritti”.