CRONACA
Palloncini e applausi per l’ultimo saluto ad Antonio Parrella: “Ciao Angelo biondo”
Il 32enne era morto all'ospedale Rummo a causa di un'emorragia cerebrale. Intanto procedono le indagini sull'omicidioAscolta la lettura dell'articolo
Palloncini bianchi e rossi, una sciarpetta giallorossa posizionata sulla bara e un lungo applauso. Così familiari, amici e tanti cittadini hanno salutato per l’ultima volta Antonio Parrella, il 32enne beneventano morto all’ospedale “Rummo” a causa di una gravissima emorragia cerebrale. Per il giorno più triste anche delle magliette, indossate dalle persone più vicine, con una foto del ragazzo sorridente e la scritta “Ciao angelo biondo…”.
All’esterno della chiesa di Santa Maria degli Angeli, in via Francesco De Sanctis, dove questo pomeriggio sono stati celebrati i funerali, anche uno striscione della Curva Sud, “Antonio vive”, per ricordare la sua grande passione per la Strega. All’interno le esequie e l’omelia sulla resurrezione di Lazzaro, ma senza alcun riferimento a quanto di terribile accaduto ad un figlio di questa terra.
Dentro e fuori silenzio e commozione per una tragedia che ha scosso l’intera città: un omicidio per futili motivi che gli investigatori della Squadra Mobile della Questura stanno provando a ricostruire cercando di capire cosa sia realmente successo quella sera dello scorso 26 luglio in un ristorante di contrada Pino, alle porte di Benevento, dove si stava celebrando una festa di compleanno.
L’autopsia del medico legale foggiano Stefania Bello, eseguita nel pomeriggio di ieri, non ha lasciato spazio ai dubbi: il giovane sarebbe stato colpito più volte con pugni al volto e alla testa, oltre a calci al torace, anche quando era già riverso a terra nel giardino del locale. Al momento, però, resta soltanto il 27enne Umberto Sferruzzi, l’unico indagato del delitto.