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Arti marziali, dalle palestre sannite ai ring di tutta Italia: la storia del fighter Bufardeci
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Pugni, calci, gomitate e ginocchiate, ma anche proiezioni a terra, leve e sottomissioni. Sono queste alcune delle armi e tecniche che i lottatori delle arti marziali miste utilizzano ed eseguono quando salgono sul ring, o meglio quando vengono rinchiusi nella gabbia ottagonale.
L’MMA è lo sport da combattimento scelto anche dall’atleta 24enne di Benevento, Dario Bufardeci. Il giovane fighter sannita, dopo aver conquistato numerosi riconoscimenti nel mondo del karate ha deciso di intraprendere la sua nuova avventura in questa disciplina.
“Sono molto determinato e orgoglioso di aver intrapreso un nuovo percorso sportivo insieme al mio maestro, nonché tecnico della ‘A.S.D. R-Evolution Martial Arts Benevento’, Luca Scanniello – ha spiegato Dario Bufardeci – . La mia passione per le arti marziali è nata quando ero piccolo”.
Il mondo dell’Mma deve rappresentare il perfetto connubio tra preparazione atletica e forma mentis. Nonostante sia diventato uno sport molto seguito, anche nel nostro Paese, sono ancora pochi gli atleti italiani affermati a livello internazionale.
“Ho preso parte già a 2 competizioni nazionali, il ‘Mastino Cup’ e il ‘Kombat Night Show’, salendo in entrambi i casi sul secondo gradino del podio – ha continuato il fighter beneventano -. Mi sto preparando per combattere il prossimo 22 aprile in un appuntamento importante”.
Come in ogni sport, anche in questo caso, gli elementi principali sono la passione, lo spirito di sacrificio e la determinazione unite ai consigli e alle linee guide trasmesse da un istruttore.
“L’amore per quello che si fa è fondamentale – ha spiegato il Maestro Luca Scanniello -. Il ruolo di un insegnante è quello di trasmettere i giusti valori ai propri allievi”.