CRONACA
“Cretini e ritardati mentali”: offese e botte ai piccoli alunni. Nei guai maestra di Amorosi
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E’ accusata di maltrattamenti ai danni dei piccoli alunni a lei affidati. Per questa ragione un’insegnante 51enne della scuola primaria di Amorosi è stata sospesa per un anno dall’esercizio di pubblico ufficio. La misura interdittiva – emessa dal Gip presso il Tribunale di Benevento a seguito di complesse indagini – è scattata questa mattina ed è stata eseguita dal personale della Squadra Mobile della Questura del capoluogo.
Secondo i magistrati, la donna avrebbe maltrattato i bambini con una “serie di atti lesivi della loro integrità fisica e sottoponendoli ad un regime vessatorio e violento, così da rendere abitualmente dolorose le relazioni scolastiche”.
La maestra avrebbe picchiato i bambini con cadenza quotidiana, colpendoli con schiaffi, calci, utilizzando anche libri, quaderni, blocchi di fogli e altro materiale didattico per colpirli alla testa. Non solo: abitualmente li avrebbe anche trascinati, strattonati e spinti violentemente. Ogni giorno, inoltre, l’insegnante avrebbe rimproverato i piccoli scolari offendendoli e apostrofandoli con parole del tipo “ciucci, cretini, stupidi, ritardati mentali”, tenendoli così in stato di costante soggezione psicologica.
Le indagini sono scaturite da una lunga serie di segnalazioni da parte dei genitori, preoccupati per la condotta tenuta dalla maestra nei confronti dei loro figli. Dopo i primi riscontri, gli investigatori – coordinati dal vicequestore aggiunto Emanuele Fattori – hanno installato sofisticate telecamere nelle aule didattiche, registrando e documentando così numerosi episodi di violenza nei confronti dei piccoli alunni delle prime due classi della scuola elementare.
Giuseppe
16 Mar, 2017 a 12:55
Mi auguro proprio che questa insegnante vada in galera e venga soprattutto licenziata dal suo impiego PUBBLICO! Spero che la “sospensione” per un anno sia solo un atto dovuto ed istituzionale in attesa di giudizio. Ma un anno sarà sufficiente per espletare le dovute indagini e non consentire a questa immondizia di insegnante di poter rientrare all’insegnamento???
Salvatore candileno
16 Mar, 2017 a 14:36
Le telecamere dovrebbero essere regola e legge in tutti gli asilo ed in tutti i nidi d’infanzia laddove la piccola età non consente di riferire quello che succede, perché impauriti, terrorizzati ……… bisogna per quanto possibile anticipare queste becere violenze e farne pagare ampiamente le conseguenze.
Anna
16 Mar, 2017 a 17:45
La legge dovrebbe obbligare le telecamere negli asili,nido,scuole primarie dove i piccoli non sanno difendersi…. Dove l’adulto dovrebbe essere un esempio di insegnamento e amore per poi indirizzarli al sociale, la 51enne in questione dovrebbe fare la lavapiatti così sfoga tutto il marciume che è in lei…. Vada a correre anche il portalettere per lei sarebbe un lusso… ZAppare forse la aiuterà a meditare!!!