POLITICA
Fondi alluvione, Curcio e De Micheli fanno chiarezza: “Nessuno dovrà restituire nulla”
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Ad un anno dall’alluvione che colpì il Sannio tra il 14 e il 15 ottobre e poi in una seconda sferzata il 19 ottobre 2015, alla Rocca dei Rettori si è voluto fare il punto della situazione sulle cose fatte e sulle cose che restano da fare, con un convegno dal titolo “Indennizzi per l’alluvione” alla presenza del direttore generale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, del sottosegretario all’Economia e Finanze, Paola De Micheli, del sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, del commissario per l’Emergenza, Giuseppe Grimaldi e del consigliere regionale Erasmo Mortaruolo.
A fare gli onori di casa il presidente della Provincia, Claudio Ricci che ha ricordato: “Il Governo è stato vicino al Sannio sin dai primo momenti con atti concreti, legislativi e non con le chiacchiere o la propaganda. Le polemiche – ha poi aggiunto – lasciamoli fuori da queste stanza”.
Grande assente il sindaco di Benevento, che ha fatto sapere di non essere stato invitato, ma al quale, senza mai nominarlo, sono stati rivolti anche rimproveri sulle dichiarazioni rese in merito allo stato della ricostruzione e ai meccanismi di ristoro dei danni.
L’obiettivo è stato quello di fare chiarezza, ricostruendo tutto l’iter burocratico e legislativo che ha portato allo stanziamento dei fondi per il risarcimento ai privati.
E lo si è fatto a partire dal titolo del convegno che – come ha voluto precisare Del Basso De Caro, evidenziando che la polemica deve cedere il passo al merito – “riporta la parola indennizzo e non prestito”.
“Gli strumenti su cui ci si è basati – ha detto Curcio – sono quelli stabiliti dalla Protezione Civile che prevedono le imminenti urgenze, le emergenze e la valutazione del rischio con l’elemento aggiuntivo della ricognizione dei danni che ha permesso di intervenire attraverso la legge di stabilità e una chiara volontà politica di dare risposte concrete ai cittadini e alle imprese prima e solo in un secondo momento al pubblico.
“Lo stanziamento dei 38 milioni di euro da parte del Governo per l’emergenza – ha detto Curcio – è il più cospicuo mai stanziato dallo Stato definito in maniera chiara proprio grazie alla ricognizione dei danni.”
Nel definire “l’anniversario doloroso ma che con l’intelligenza di questa terra può diventare un inizio condiviso”, il sottosegretario all’Economia e alle Finanze De Micheli, ha spiegato la scelta del credito d’imposta “come l’unico strumento, già sperimentato con efficacia per il terremoto in Emilia, per dare una risposta immediata, equa, certa e controllabile grazie al meccanismo della triangolazione che vede insieme cittadini, banche e Stato.”
La De Micheli ha poi rassicurato: “Nessuno deve restituire nulla” e sui tempi tecnici previsti ha aggiunto: “Per i privati dobbiamo spendere i soldi entro dicembre 2016 mentre per le imprese, sulle quali si sta anche lavorando su sollecitazione di Del Basso De Caro per aumentare le percentuali di indennizzo, il termine ultimo è il primo trimestre 2017.”
Le dicharazioni nel servizio video