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Benevento riparte dal senso civico: volontari a Cellarulo e al Teatro Romano
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Campus all’Hortus Conclusus, Caritas e “Fiumi di Grazia” a Cellarulo e musicisti e ballerini al Teatro Romano. Benevento riparte dal senso civico dei volontari e dei cittadini nella lunga e difficile strada che conduce verso la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale del capoluogo sannita.
Si tratta di tre esempi, che nascono con scopi e motivazioni differenti tra loro, ma che insieme stanno aprendo una nuova via verso il decoro e la responsabilità sociale nei confronti di luoghi periferici e dei beni artistici che – al di là della temporaneità di amministrazioni ed istituzioni – rappresentano la storia e il futuro della città.
Questa mattina, infatti, i musicisti e i ballerini – che a breve porteranno in scena nell’antica arena romana “Romeo e Giulietta” – si sono dati appuntamento per ripulire il teatro. I membri della Compagnia di Balletto di Benevento e della Filarmonica del capoluogo sannita, guidati da Carmen Castiello, hanno messo da parte strumenti e scarpette da danza sostituendole con rastrelli e scope.
“La danza – ha spiegato la coreografa Carmen Castiello – insegna la disciplina e il rispetto delle regole. Questa mattinata rappresenta un’importante lezione per tutti i ragazzi”.
“Il mio ringraziamento – ha commentato il primo cittadino Clemente Mastella – va a tutte le persone che in queste settimane si sono date da fare per ripulire la città. Abbiamo dato un po’ una smossa e mi fa molto piacere che ci sia questa sensibilità”.
Volontari a lavoro anche a Cellarulo, nel luogo dove è stato ritrovato il corpo senza vita della prostituta nigeriana Esther. Insieme alla Caritas e ai Fiumi di Grazia erano presenti anche il consigliere comunale Franzese e il giovane Samuel, noto per il suo impegno contro il degrado cittadino. Nell’area nascerà un giardino dedicato alla memoria della donna trovata senza vita che aspira a divenire un luogo di aggregazione e di riflessione.
Benevento, dunque, non resta a guardare. Questo agosto ci consegna una città in movimento che non vuole arrendersi al degrado e, al contrario, inizia a muovere i primi passi verso una valorizzazione dei beni culturali e dei quartieri. Iniziative che nascono dal basso e che certamente serviranno a mantenere alta l’attenzione sui problemi.