POLITICA
Comunali 2016, Cavallo (Sfidiamoli): “Il passato aborto della democrazia”
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“E’ risaputo che al mercato vende la merce, anche se avariata, chi grida più forte.” Inizia così una nota del candidato al Consiglio comunale di Benevento nella lista “Sfidiamoli”, Carlo Cavallo, secondo cui “mancano gli ideali nella politica e prevalgono gli interessi particolari” e “in questi anni l’etica sociale di Benevento si è trasformata in un aborto della democrazia, della solidarietà, della sussidiarietà e del bene comune.”
“Non è semplice – scrive Cavallo – azzardare una previsione di quello che sarà l’esito del voto di questa campagna elettorale, qui a Benevento.
Di certo non si può ignorare la percezione di una passività della cittadinanza all’appuntamento elettorale, determinata sicuramente dall’onda dell’antipolitica che invade la nostra società, per cui viene a mancare il confronto politico vero.”
“In verità – aggiunge – delle forze politiche in campo qualcuna ha reso iniziative interessanti di comunicazione con la gente nei rioni e nelle contrade della città, e si presume che questi contatti con la società beneventana abbiano sicuramente fatto presa nel modo nuovo di fare politica.
Poteva essere l’occasione perché anche le altre organizzazioni politiche avvertissero l’obbligo morale di interpretare le esigenze della cittadinanza e di dare delle risposte chiare, anziché ricorrere ai vecchi metodi di accaparramento del voto di favore o peggio ancora con l’intrigo occulto del patteggiamento di politici (o politicanti tali), locali che hanno preteso soltanto di giudicarsi da sé per mascherare ciascuno le responsabilità dinanzi alla propria latitanza e ai problemi non risolti.”
“Li vediamo – continua – nella “piazza” inscenare solo diatribe oltraggiose da comizianti che non spiegano nulla, ignorando i temi reali e propinando la strategia della disattenzione con un indegno spettacolo di accuse e di aspre polemiche al limite dell’ingiuria.
Si continua a barare, dunque… così come si è barato negli anni precedenti, perché i protagonisti vogliono essere ancora quelli di sempre o quanto meno sono le “intemperanti passioni” che ritornano in scena con gli ingredienti di essere sempre il nuovo…
Ma questa non è altro che la riconferma che in questi anni l’etica sociale di Benevento si è trasformata in un aborto della democrazia, della solidarietà, della sussidiarietà e del bene comune.”
“Certamente – scrive ancora Cavallo – non è un fatto sporadico, ma è il riflesso nazionale di un tracollo che ci ha propinato l’oppio all’intelligenza, rendendoci incapaci di concepire i disagi sociali e che ha finito per indebolire la ragione stessa della politica e della reale partecipazione democratica.”
“Questo – conclude – è il male segreto, perché quando mancano gli ideali inaridisce anche la politica, muoiono i partiti e prevalgono gli interessi personali o l’idolatria dell’uomo che li rappresenta.