Titerno
Casalduni, i lavoratori dello Stir in stato di agitazione per chiedere il pagamento di tre mensilità arretrate
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GUARDA VIDEO Continuano ad andare ogni giorno a lavoro ma sono da tre mesi senza stipendio: sono i lavoratori dello Stir di Casalduni, l’impianto di tritovagliatura e di stoccaggio dei rifiuti, che hanno dichiarato lo stato di agitazione per la mancata erogazione delle mensilità arretrate, che, in base a quanto previsto dal CCNL Fise Assoambiente applicato alla categoria da settembre 2014, sarebbero dovute essere corrisposte il 15 di ogni mese e non più il 30 come invece stabiliva il precedente contratto nazionale dei metalmeccanici.
La comunicazione della Samte, la società partecipata della Provincia di Benevento, sul cambiamento, è avvenuta il 12 agosto 2015 attraverso una nota scritta indirizzata ai dipendenti, in tutto 53 tra quelli in forza alla produzione dello Stir, gli addetti ai siti esterni e i dipendenti agli uffici e alle tre sigle sindacali, ma “ad oggi – dicono i lavoratori, che evidenziano come il nuovo contratto abbia determinato anche una riduzione dello stipendio di circa 400 euro – non abbiamo visto ancora nulla”.
Una situazione divenuta insostenibile per loro, molti dei quali arrivano a Casalduni anche da fuori provincia: per questo hanno deciso di convocare un’assemblea permanente.
Le dichiarazioni nel servizio video