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Via III Settembre, un anno dopo: il degrado regna sovrano sui reperti. Nella recinzione erbacce e immondizia
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Non c’è pace per lo scavo archeologico di via III Settembre, nel cuore del centro storico di Benevento, a due passi dall’Arco di Traiano. E’ trascorso oltre un anno da quando l’area fu prima bonificata e poi ricoperta, seppellendo con sé non solo i reperti ritrovati ma anche il denaro pubblico sperperato per i lavori e dieci anni di polemiche.
Le telecamere di Ntr24, che hanno seguito la vicenda passo dopo passo, sono dovute intervenire ancora una volta su richiesta di alcuni residenti per segnalare nuovamente lo stato di abbandono e di degrado registrato a distanza di soli 12 mesi.
La lunga e tormentata storia del rinvenimento dei reperti di rilevanza storica, avvenuta in questa stradina che collega corso Garibaldi a via del Pomerio, ha inizio nel 2004. In quell’anno, infatti è stata effettuata la prima bonifica dell’area e la scoperta dei resti di epoca romana. Purtroppo, come avviene ormai troppo spesso, la carenza di fondi necessari per creare le condizioni adatte per mostrare i ritrovamenti al pubblico, ha costretto le istituzioni sannite a dover nascondere nuovamente il tesoretto, ricoprendo lo scavo e recintando l’intera area.
Da quel momento in poi, gli “inzivados” hanno colto l’occasione per trasformare il sito in una discarica a cielo aperto, abbandonando rifiuti di ogni genere senza alcun rispetto. Solo nel marzo 2014, dopo tante segnalazioni e rimostranze, la vicenda è arrivata ad una svolta con la squadra inviata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali che ha ripulito l’area.
Cinque mesi dopo è toccato al Comune di Benevento ricoprire il tutto per evitare la completa trasformazione della zona in un ricettacolo per i rifiuti.
Ad oggi, però, sembra che le cose stiano tornando al punto di partenza. Dello scavo in questione sono rimasti soltanto il pietrisco e la recinzione, mentre a farla da padrone sono sempre l’ incuria e l’abbandono.
Bottiglie di birra, buste di plastica, lattine, pezzi d’arredamento lasciati a mo’ di discarica, erbacce alte che assicurano un riparo per topi ed altri animali: il degrado fa oramai da tappezzeria alla copertura realizzata da Palazzo Mosti.
Le immagini raccolte e il supporto dei residenti, che continuano a far presente il disagio che riguarda via III Settembre, devono essere utili per evitare che la situazione peggiori, ancora di più, fino a raggiungere la condizioni di inciviltà in cui versava l’area prima dell’intervento – tardivo – delle istituzioni competenti.