ECONOMIA
Frodi alimentari: nel Sannio fenomeno limitato, ma resta alta l’attenzione
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E’ di 7 miliardi di euro il danno economico che la contraffazione produce all’Italia per una corrispondente sottrazione dell’imposta sul valore aggiunto di 2 miliardi.
E’ quanto emerso dal seminario “Frodi alimentari, contraffazione ed e-commerce” svoltosi all’Una Hotel il Molino e organizzato dalla CNA di Benevento, dalla sezione provinciale del Movimento Difesa per il cittadino con il supporto contenutistico della rivista on line www.frodialimentari. it che ha redatto un dossier sul fenomeno, che ha assunto in questi anni di crisi un’ampia portata su scala nazionale e locale, in concomitanza anche con la crescita dell’export agroalimentare.
Un rischio che corre anche sul web attraverso l’e-commerce che, per quanto sia cresciuto a livello nazionale del 28% con un guadagno di 2 miliardi di euro, sembra ancora poco incidente nel Sannio, “dove – come ha spiegato il direttore editoriale di www. frodi alimentari.it, Anna Zollo – internet è considerato ancora solo come vetrina”. “La terra sannita è comunque meno a rischio in quanto – ha dichiarato Zollo – le aziende operano con serietà ma per tutelarsi è sempre necessaria la conoscenza”.
I prodotti del Made in Italy alimentare caratterizzati da una forte identità territoriale e che conferiscono, perciò, al paese una forte competitività sui mercati internazionali, nel 2013 hanno rappresentato il 66% del totale delle esportazioni agroalimentari per un valore di 22 miliardi.
“Un settore che – come ha dichiarato il membro della commissione agricoltura alla Camera, Paolo Russo – produce proprio per l’elevata qualità dei prodotti una forte capacità evocativa, tale da determinare il cosiddetto “italian sounding” e richiede, perciò, una forte azione di contrasto alla contraffazione attraverso una migliore normativa europea e internazionale sulla tracciabilità del prodotto e una maggiore sensibilità civica”.
Dello stesso avviso è il responsabile nazionale di CNA alimentare, Gabriele Rotini, secondo il quale “grazie al controllo gestito dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine, il fenomeno delle frodi alimentari non è molto esteso”.
Ma contro l’“italian sounding” che determina un danno di 60-70 miliardi di euro circa, Rotini ritiene necessaria una strategia diversa da quella attuale, come quella approvata dal Parlamento e denominata “italian quality”, che produrrebbe di fatto una maggiore burocratizzazione che non agevola le aziende.