Telese Terme, approvato il bilancio di previsione: le considerazione del vicesindaco Gianluca Aceto

“Non è risultato possibile discutere compiutamente in sede di preparazione del presente bilancio di previsione, posta la diffida prefettizia e i tempi contingentati. Indiscutibilmente le bizzarrie normative hanno fortemente condizionato gli enti locali, impossibilitati a programmare come sarebbe giusto e doveroso. Rimane tuttavia il deficit politico di un bilancio previsionale approvato soltanto il 30 ottobre. In virtù di tale considerazione, il sottoscritto ha presentato specifica mozione consiliare agli atti del presente Consiglio”. Così il vicesindaco del Comune di Telese Terme, Gianluca Aceto, in merito all’approvazione del bilancio di previsione dell’amministrazione telesina.

“Va riconosciuto un ringraziamento non formale all’Ufficio ragioneria e ai competenti Uffici tributi – sottolinea Aceto -, i quali, sotto il decisivo impulso della Segretaria comunale, hanno provveduto a consegnarci un documento che, dal punto di vista tecnico, risulta ineccepibile; un documento, inoltre, che inizia ad essere corredato di tutti gli atti prodromici e sostanziali. Evento significativo e indicativo per la vita amministrativa di questo Comune. Credo sia un passaggio qualitativo non irrilevante e, anzi, meritevole di sottolineatura.

Il sottoscritto – prosegue la nota – ha rinunciato al percepimento dell’indennità di carica, pari a circa € 15.000,00 annui. In tal modo le casse comunali hanno beneficiato di un risparmio complessivo di circa € 75.000,00 in cinque anni di amministrazione. Nel periodo in cui il sottoscritto ricopriva il contestuale incarico di vicesindaco di Telese Terme e Assessore provinciale (marzo 2010-aprile 2013), gli sarebbe stato possibile rinunciare all’indennità provinciale, percepire dalla Provincia di Benevento i gettoni di presenza e, al contempo, percepire l’indennità di carica da vicesindaco. In tal modo, avrebbe potuto incamerare una cifra complessivamente molto superiore a quanto ha continuato a percepire con la sola indennità provinciale.

Per scelta personale – aggiunge Aceto – ho preferito evitare di gravare sulle casse comunali e sui cittadini di Telese Terme, pagando in prima persona le conseguenze delle proprie scelte. Come manifestato in ogni occasione, anche via mail (l’ultima delle quali datata 18 agosto 2014), a partire dal 2010, è stata continuamente rappresentata l’esigenza di trovare traccia della rinuncia all’indennità nello schema di bilancio, con la contestuale apertura di apposito capitolo, da cui poi far scaturire in uscita la specifica destinazione richiesta dal rinunciante. Precisamente, è stata chiesta l’esplicita destinazione del risparmio conseguito a finalità sociali.
Voglio pertanto riconoscere che la richiesta è stata pienamente accolta dagli Uffici competenti. Rispetto al bilancio 2013, è finalmente visibile un aumento di spesa sociale pari a € 15.482,00, distribuita nel seguente modo: Capitolo 1901, “Spese per sussidi didattici alunni diversamente abili”, da € 2.288,00 a € 3.800,00 – incremento pari a € 1.512,00; Capitolo 1882, “Spese per la collocazione di minori in comunità di tipo familiare”, da € 2.000,00 a € 13.270,00 – incremento pari a € 11.270,00; Capitolo 1886, “Iniziative sociali in favore di minori”, da € 0 a € 1000,00 – incremento pari a € 1000,00; Capitolo 1903, “iniziative in favore di bambini diversamente abili per favorire il processo di integrazione scolastica”, da € 10.800,00 a € 12.500,00 incremento pari a € 1.700,00.

Permettetemi – spiega il vicesindaco – di rivendicare, per la prima volta, e solo dopo una serie innumerevole di attacchi sulla questione delle indennità, che negli anni di mandato, ha dato un significativo contributo al mantenimento – prima – e all’aumento – quest’anno – dei livelli di spesa in favore dei soggetti più bisognosi.

Ci sarà modo di intervenire diffusamente su quanto programmato e realizzato. In questa sede mi limito a elencare i temi aperti, una parte dei quali sono già emersi nel dibattito. Con delibera n. 5 del 10.01.2013 la Giunta comunale approvò il progetto per la riduzione a monte dei rifiuti denominato “La Città Telesina fa la differenza: – rifiuti + raccolta differenziata”. Con decreto prot. n. 15213 del 30.10.2013 (prot. in entrata n. 14243 del 06.11.2013), la Provincia di Benevento – Settore Infrastrutture, Trasporti, Ambiente, Rifiuti – ha assegnato al Comune di Telese Terme un contributo di € 18.000 per l’attuazione del progetto sopra richiamato. Con delibera n. 165 del 30.12.2013 la Giunta comunale, come da progetto approvato, stanziò l’ulteriore cifra di € 3.000 «per dotare le compostiere da distribuire di microchip e di quanto necessario per inventariarle e monitorarle correttamente, fine di attuare ed integrare il progetto denominato “La Città Telesina fa la differenzia: – rifiuti + raccolta differenziata”».

In totale, quindi, con una programmazione che inizia dal 2012, investiamo € 21.000 per la riduzione a monte della quantità dei rifiuti prodotti nel territorio cittadino – le cui caratteristiche produttive, economiche e sociali determinano una produzione superiore alla media nazionale e regionale. Si tratta di un obiettivo fondamentale, da perseguire parallelamente al miglioramento delle prestazioni qualitative e quantitative della raccolta differenziata.

Spero che la conclusione delle procedure di gara – attualmente in corso – ci aiuti a perseguire gli obiettivi fissati. Voglio intanto ricordare che il sistema rifiuti comunale è già profondamente mutato, a tariffe invariate. Non alludo soltanto al livello di raccolta differenziata – passata dal 23% al 67% -, ma anche alle innovazioni prodotte: raccolta del vetro porta a porta, pile, farmaci, olii esausti. Questi ultimi – grazie alla recente approvazione dei criteri per l’assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani – garantirà un cospicuo risparmio per le utenze commerciali “food”, che non dovranno più avere contratti onerosi con ditte esterne, ma dovranno affidarsi al sistema pubblico gratuito. Un modo concreto e tangibile di sostenere le nostre imprese.

Riguardo a quanto sollecitato dall’opposizione – continua la nota – , ribadisco che il biodigestore è stata – per Telese – l’occasione persa. Continuo ad affermarlo con forza. Ha prevalso la sottocultura del sospetto e dell’inganno, che fa leva sulla pancia del cittadino medio. Si è trattato di una follia che pagheremo cara, come sarà chiaro quando partiranno, altrove, questi impianti. La Campania non è più quella dell’emergenza rifiuti, è anzi tra le regioni italiane più brave nella raccolta differenziata. La nostra regione è oggi in grado di far partire la riscossa di tutto il Sud, e Telese poteva essere l’apripista. Aver rinunciato – senza motivi plausibili – ad un impianto pubblico, e senza oneri per il Comune, è un’offesa all’intelligenza collettiva.

Sull’istituto “Telesi@”, vi informo che ho parlato, nella veste di Consigliere provinciale a ciò delegato dal Presidente Claudio Ricci, con il responsabile tecnico del Settore, ing. Antonio Panarese, il quale ha ricevuto e trasmesso al progettista la relazione geologica occorrente. Nelle prossime settimane dovrebbe essere predisposto il progetto definitivo, che consentirà di aprire la conferenza dei servizi e di chiedere l’attivazione del mutuo da parte della Provincia.

Rimane – sottolinea Aceto – il tema del polo scolastico. Io rimango della mia idea: occorre verificare i termini di una accordo con il Comune di San Salvatore per edificarlo in zona terme. Se ci sono le condizioni, da ricercare nella cornice della Città Telesina e dell’intera Valle Telesina, va subito sottoscritto un protocollo d’intesa, da sottoporre a Regione e Governo. Ci sono proposte alternative? Si pensa di acquisire dei suoli nel territorio di Telese? Con che risorse e dove? Parliamone alla luce del sole. Io ho detto la mia, pronto ad accogliere idee migliori, ma non sono più disposto a perdere tempo sulle scelte di fondo. Sulla tassa di soggiorno io ribadisco il mio assenso si tratta del tentativo di reperire risorse per l’accoglienza e il turismo senza incidere sui telesini né su chi si muove per ragioni di lavoro (come è garantito dalla delibera di indirizzo).

Sulla TASI – conclude i l vicesindaco – il grandissimo sforzo di rinunciare ad oltre 400.000 euro per non gravare sulle imprese e sui cittadini. Che si tratti di una scelta coraggiosa lo dimostra il numero dei comuni che si sono sentita di farla. E credo che si possa riconoscere – con onestà intellettuale – che il vantaggio per gli amministrati è notevole. Rimane il dato politico di un bilancio approvato solo il 30 ottobre, sul quale rimando alla mozione che ho presentato e su cui chiedo di discutere. Esprimo voto favorevole al bilancio di previsione 2014, che considero un notevole passo verso la serietà e la veridicità dei numeri e dell’azione amministrativa”.