CRONACA
Benevento, sgomberato l’ex istituto delle Suore Orsoline. La protesta si sposta in Curia
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ORE 16:45 – Terminato lo sgombero, i manifestanti si sono diretti verso la Curia Arcivescovile, dove hanno provato ad entrare dalla porta di accesso principale. Successivamente hanno tentato di accedere nei locali della mensa della Caritas Diocesana, in via Episcopio, dove si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine.
Gli attivisti hanno anche esposto uno striscione con il messaggio: “Timorati di Dio, vergogna!”. L’accusa riguarderebbe la denuncia fatta dalla Fondazione “Elio De Martini” per sgomberare l’edificio di via Bosco Lucarelli. L’istituto farebbe, infatti, capo alla Curia arcivescovile di Benevento. Nel corso della protesta davanti alla Caritas duro scontro verbale tra il sacerdote don Nicola De Blasio e alcuni manifestanti.
ORE 15:30 – E’ durata poco più di una mattinata l’occupazione dell’ex convento delle suore Orsoline di via Bosco Lucarelli, al quartiere Triggio di Benevento. Dal primo pomeriggio di oggi, le forze dell’ordine stanno sgomberando i locali occupati dalle 18 famiglie del Movimento di Lotta per la Casa.
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Tornano a farsi sentire i ‘senza casa’ di Benevento. Dopo la giornata calda di ieri, che ha visto il Movimento di Lotta impegnato in una lunga trattativa con il Comune in seguito all’occupazione di uno stabile di viale Principe di Napoli, nel mirino degli attivisti è finito l’ex convento delle suore Orsoline di via Bosco Lucarelli, al quartiere Triggio.
L’edificio, di proprietà comunale, attualmente ospita in parte dei locali una scuola paritaria primaria e dell’infanzia della Fondazione “Elio De Martini”. Lo stabile, nel corso della riunione di ieri con l’amministrazione, era stato individuato come possibile soluzione per placare l’emergenza abitativa dei 18 nuclei familiari del Movimento.
“Non abbiamo più tempo – ha spiegato il portavoce Alessandro Tucci –, non possiamo aspettare i tempi della burocrazia, visto che tra Palazzo Mosti e la Fondazione ‘De Martini’ è in atto un contenzioso. Per questo abbiamo preferito agire subito”.
L’azione, però, non ha mancato di suscitare polemiche tra i genitori dei piccoli alunni dell’istituto paritario. “Siamo stati avvertiti dalla scuola che c’era un occupazione in corso – hanno commentato –. E’ inaccettabile, le istituzioni devono intervenire”.
Il problema, secondo i manifestanti, riguarda principalmente l’ingresso dell’edifico che è in comune con i giovani studenti. “Il primo intervento che richiederemo – ha concluso Tucci – sarà quello di separare le entrate”.
Antonio Zamparelli