POLITICA
Il convegno sui Sindaci con Vincenzo De Luca apre nel Sannio la sfida sulle regionali
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Ha preso il via a Melizzano il Piccolo Festival della Politica, organizzato da Arcadia, che rappresenta ormai un appuntamento consolidato nel Sannio. Giunto alla V edizione, anche quest’anno il Festival continua la sua vocazione itinerante: non solo Sant’Agata dei Goti, che ha da sempre ospitato il festival, ma anche Melizzano e Amorosi.
Un festival importante perchè offre l’opportunità di parlare di politica in modo accurato e dettagliato su temi che hanno profondamente segnato la politica italiana. Come quello scelto per il convegno di apertura: 1993 / 2014, LA STAGIONE DEI SINDACI: DALL’ESALTAZIONE DEL SENSO CIVICO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE.
Nel marzo del 1993, la legge 81 introdusse tra le tante cose l’elezione diretta del Sindaco da parte dei cittadini. Si saluto questa decisione del legislatore come un’opportunità che avrebbe liberato il primo cittadino dal giogo dei partiti politici.
Nacque così quella che venne definita “la Stagione dei sindaci”, dei condottieri propositivi pronti a guidare il popolo sulla strada di progetti, di programmi politici. Si apriva una stagione di impegno civile e di grandi speranze. Al contempo si sviluppava però forse anche l’idea che l’elezione diretta dei sindaci sarebbe stato il toccasana per risolvere i problemi del territorio, vale a dire si sceglieva uno che avrebbe risolto i problemi per tutti.
Ma dopo 20 anni cosa è cambiato? Cosa è successo alla primavera dei sindaci? Esiste ancora oppure i nostri primi cittadini sembrano diventati più degli amministratori di condominio in preda all’emergenze? A rispondere a queste domande 4 sindaci. Il padrone di casa, Rossano Insogna, che ha sottolineato le difficoltà che spesso devono fronteggiare anche comuni piccoli. Il Sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio che ha messo in evidenza come “i partiti oggi stiano stretti agli amministratori. E come spesso il dibattiti di politica nazionale siano lontani dagli interessi dei sindaci. Fausto Pepe, primo cittadino di Benevento, ha rimarcato le incertezze economiche e normative che colpiscono i comuni.
Infine Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, eletto per la prima volta proprio nel 1993 e riconfermato per ben 4 volte alla guida della sua città. “L’Italia è bloccata perchè è stato distrutto il ruolo dei Comuni”, ha commentato. Proprio sul sindaco di Salerno si è concentrata la maggiore attenzione del folto pubblico presente. L’attuale situazione della Regione Campania, alla luce della prossima scadenza elettorale di primavera, è stata infine al centro di interventi dei relatori.
“Non sono interessato. Se ragiono da sindaco per le regionali, non mi metto la maglietta del centrodestra”, ha precisato il sindaco Del Gaudio, di Forza Italia, preannunciando una campagna elettorale in cui saranno predominanti “le prese in giro di Renzi ai cittadini”.
I rumors politici danno sempre più insistentemente come possibile candidato alla carica di consigliere regionale il primo cittadino di Benevento Fausto Pepe, che non ha né confermato, né smentito, precisando che “i sindaci dovrebbero rispettare il mandato dei cittadini fino alla scadenza”, ma nello stesso tempo che “alcune battaglie democratiche vanno fatte per principio”.
Tra i possibili sfidanti di Caldoro sempre più insistentemente appare il nome di Vincenzo De Luca, che ha commentato la legge anti-sindaci varata dalla Regione Campania definendola una “legge coniglio”, fatta perchè “hanno paura”. De Luca ha poi passato in rassegna punto per punto tutto ciò che non va in Regione Campania, dalla questione rifiuti al sanità, dal lavoro ai fondi europei, definendo Caldoro come “un narratore di fiabe” e “un turista svedese”, sicuro che i cittadini saranno in grado di ragionare con la propria testa e capire la realtà dei fatti.
De Luca non conferma ufficialmente la sua volontà di candidarsi, ma saluta la platea con una certezza sul da farsi: “Valorizzare i territori e cambiare il volto della Campania. E come primo impegno cancellare tutte le ecoballe dalla Campania”.
Erika Farese