Comune di Benevento
IUC 2014, le contrade chiedono chiarezza sui costi reali: “Vogliamo pagare il 100% ma dobbiamo sapere cosa”
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Chiarezza sui costi reali da pagare applicati a servizi effettivamente elargiti: è questa la richiesta che i presidenti delle contrade hanno fatto all’amministrazione comunale e in particolare all’assessore alle Finanze Coppola nel corso del tavolo tecnico, svoltosi nella sala consiliare di Palazzo Mosti in vista del pagamento per il 2014 dello IUC, la nuova imposta introdotta nella Legge di Stabilità 2014 che ingloba l’IMU sul possesso degli immobili definiti come seconda abitazione, la TARI sulla produzione dei rifiuti e la TASI che copre i cosiddetti servizi indivisibili che vanno dall’illuminazione, alle fognature, dal verde pubblico ai servizi comunali generali.
Quello di stamattina è stato solo un incontro per esporre le richieste che saranno poi elaborate dalla struttura dell’assessorato alle Finanze in vere e proprie proposte deliberative che dovranno convergere in regolamenti specifici per agevolare il pagamento dei tributi e che dovranno contenere adeguate differenziazioni di aliquote.
E’ stata espressa dal primo cittadino Pepe la volontà politica di contenere entro il 10,6% l’aliquota per l’IMU e lo 0, 8% quella della Tasi e di adeguare gli altri tributi alle richieste dei cittadini, tenendo sempre conto del vicolo di bilancio preventivo.
Nel manifestare soddisfazione per questo, i vari presidenti di contrada hanno comunque chiesto la necessità di valutare per quanto riguarda l’IMU, in particolare, l’estendibilità alle prime case della situazione dei residenti all’estero e quella degli ascendenti diretti e indiretti che vivono in un’abitazione in comodato d’uso per necessità e degli anziani che vivono abitualmente in case di riposo e che al momento pagano il proprio immobile come seconda casa, pur non sussistendo i requisiti.
Chiesta la riduzione della TARI tra il 30 e il 60% per chi, come i cittadini delle contrade, usufruiscono per lo sversamento dei rifiuti dei cosiddetti ecopunti, le isole ecologiche insediate dall’ASIA a gennaio scorso che in diversi casi, comunque, costringono i residenti già ad un costo ulteriore per le distanze che spesso bisogna affrontare per raggiungere la destinazione.
Quello che si chiede insomma è la certificazione dei costi reali “per aiutare – hanno dichiarato unanimemente i rappresentanti delle contrade- chi paga e ha sempre pagato le tasse e non chi evade”.