Asl Bn1, esposto della Uil a favore dei sociologi dirigenti della UOC

Esposto contro l’Asl di Benevento da parte della Uil Federazione Poteri Locali di Benevento inoltrato all’Ispettorato per la funzione pubblica, alla procura regionale della corte dei conti per la Campania, al sub commissario per la sanità regionale, Mario Morlacco, al coordinatore del gruppo di lavoro per la valutazione degli atti aziendali, Antonio Postiglione, al presidente del collegio sindacale Asl Benevento e alla procura della repubblica di Benevento.

“Rincalza l’azione demolitiva attivata dalla Direzione ASL nei confronti dei Sociologi Dirigenti di unità operativa complessa. Il progetto architettato attraverso l’elaborazione e l’inoltro di note di monito, totalmente decontestualizzate, prende sempre più corpo e prelude la mobbizzante volontà del direttore generale Rossi di delegittimare, demansionare e, forse, trasferire i dirigenti rei di non essere disponibili a schieramenti di parte, o a subire ingiustizie prendendo le distanze dai “nemici” che, all’interno della ASL, si contano sempre più numerosi.

La grave colpa di questa categoria, privata anche del personale, ad altri invece largamente concesso, è principalmente quella di essere iscritti in buona parte alla UIL FPL. Tesserati di quel sindacato che reiteratamente ha denunciato le tante potenziali illegittimità, tra esse la mancata attivazione di quanto sancito dal D.G.R.C. n.67/2011 nella all’attribuzione dei nuovi incarichi di responsabilità di Unità Operative Complesse, attribuzione di incarichi temporanei illegittimi che, trasformati di fatto in definitivi, hanno, con molta probabilità, procurato danno erariale, contenziosi gestiti in maniera sperequata, strutture convenzionate prive dei regolari requisiti di accreditamento, fino alla presenza di dirigenti, forse non titolati, nei confronti dei quali non si effettua alcuna verifica nonostante contratti scaduti e le diverse denuncie presentate, e si potrebbe continuare per molto…

I succitati sociologi oggetto delle continue provocazioni sono colpevoli di essere iscritti a quel sindacato che, ancora una volta, chiede con veemenza che venga fatta chiarezza rispetto alle registrazioni, di cui parlano tutti gli organi di informazione, anche on line, che sarebbero state depositate in Procura e che potrebbero far luce sui rapporti tra politica e Direzione ASL e sugli eventuali condizionamenti relativi sia alla gestione economico-amministrativa che a quella organizzativa della stessa Azienda, correlata al proposto atto aziendale.

La segreteria provinciale della UIL FPL si schiera con fermezza a sostenere in ogni sede i propri iscritti e chiede formalmente l’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura per arginare, verificare, ed individuare responsabilità rispetto a tale ingiustificato processo di esautoramento la cui costruzione mira sicuramente e mascheratamente a penalizzazioni di gruppo, esclusioni ed inedite rotazioni con la giustificante del venir meno del “rapporto fiduciario”.

Le continue note di monito , a fronte di impossibilità procedurali, costituirebbero invero, a parere del management, denigrazione dell’Azienda, con puntuale esclusione da compiti propri e conseguente tentativo di inficiare il raggiungimento degli obiettivi assegnati, il tutto senza fornire risposta alcuna in ordine alle controdeduzioni presentate dai Dirigenti.

Appare inusuale e grave la mancata attivazione di quanto dettato dal Decreto Legislativo n.150/2009 e successivo Dlgs.n.3372013, in materia di Ciclo di Performance, ivi compresa la disciplina degli Organismi Indipendenti di Valutazione/Nuclei di valutazione della Dirigenza che la ASL demanda invece ad una singola figura, peraltro interna alla organizzazione, in spregio a qualsivoglia principio di indipendenza e di terzietà!!! Viene così sancito il principio che criteri soggettivi assumano la connotazione di norme inconfutabili.
Inusuale e grave la mancata attivazione dell’ufficio previsto dalla legge n. 190/2012 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, in una fase connotata dall’espletamento da parte della ASL di gare per milioni di euro.

Inusuali e gravi le ripetute omissioni circa la pubblicazione dei compensi dei consulenti incaricati, in barba al decreto legislativo n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

Note di monito emanate dalla Direzione generale che continuamente e provocatoriamente richiamano a inadempimenti inesistenti rivolti al responsabile della UOC Formazione e Qualità, che ha visto trasferire il proprio ufficio, in sua assenza, con effrazione delle porte di accesso e sottrazione di buona parte degli arredi e delle apparecchiature elettroniche (a distanza di 6 mesi se ne ignora la sorte), destinato in locali privi da quella data di collegamenti telematici e telefonici, arredati con mobili fatiscenti. Gli uffici competenti, più volte sollecitati al ripristino di condizioni di rispetto delle norme di sicurezza e benessere lavorativo, a oggi, gravemente, non hanno adempiuto ai loro obblighi istituzionali. E’ da intendersi come un segnale lanciato all’intero gruppo circa la sorte che li attende?

Note di monito nei confronti del responsabile UOC Servizio Ispettivo. Le sue relazioni ispettive in altre occasioni definite dal direttore generale Rossi eccellenti (come quelle che hanno consentito l’avvio dell’indagine, ancora in corso, da parte della Guardia di Finanza) sono ultimamente divenute inconcludenti, forse perché, oltre a rilevare fatti scomodi a suffragio di valutazioni di Organi Giudiziari, hanno disatteso le aspettative ipotizzate.

A tanto vanno aggiunte le delibere di revoca di Datore di Lavoro Delegato, adottate per lo stesso Dirigente, con motivazioni documentatamente ingiustificate. Inviti espliciti mirati a precludere molte attività tra esse quelle sindacali con incarico di segretario aziendale UIL perché ritenute in conflitto con il ruolo di datore di lavoro delegato, incarico mai sottoscritto e poi conferito proprio a un rappresentante sindacale e, per finire, esternazioni inerenti la soppressione della UO complessa Servizio Ispettivo che, nell’atto aziendale proposto, sarebbe potuta divenire neanche struttura semplice. Rispetto a tali fatti la Segreteria UIL FLP di Benevento denuncia all’Autorità Giudiziaria di Benevento, per quanto di competenza, i gravi allarmanti e provocatori fatti esposti.

Allo stesso tempo, agli altri Uffici Regionali e Nazionali in indirizzo chiede l’avvio di una immediata attività ispettiva che faccia luce sugli oscuri episodi esposti in narrativa e blocchi la situazione, a dir poco mobbizzante, che i Dirigenti Sociologi subiscono.

La UIL FLP reitera alle Autorità Regionali la richiesta di commissariamento già auspicata in altre occasioni per la ASL di Benevento, al fine di ristabilire un clima di serena e sinergica collaborazione nell’azienda, come già avvenuto in passato”.

“E’ l’ora di agire – proclama Antonio Pagliuca, segretario responsabile della Uil Fpl di Benevento – piuttosto che di continuare a demolire le strutture che possono migliorare la funzionalità dell’intera Asl di Benevento. Aver preso di mira pochi dirigenti, come se fossero dei nemici dell’azienda, credo che sia inaccettabile. E’ per questo che le autorità a cui abbiamo indirizzato quest’ultimo esposto diano risposte chiare prima che sia troppo tardi”.