Sindacati
Benevento: domani l’inaugurazione della sede C.U.B e SLAI COBAS
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C.U.B e SLAI COBAS aprono una nuova sede nella città di Benevento. L’appuntamento è venerdì 11 alle 16:30 in via Vitelli n.90. Un tentativo – si legge nella nota dei sindacati – di espandere un modo di organizzazione dei lavoratori che non ha alcun peso nel panorama sindacale italiano dominato dalle confederazioni sindacali ufficiali, da varie appendici autonome, e da qualche “sindacato giallo” (creature camuffate della volontà dei padroni all’interno dei lavoratori).
La stessa realtà del sindacalismo di base di per sé – continua – non ha alcun appeal come fonte di notizie: qualche vertenza, qualche lotta, qualche sciopero di parata, il tutto nell’ambito di un’organizzazione e di una visione politica che per i più, ricalca – o cerca di farlo – l’impianto burocratico delle confederazioni.
Perché dunque la notizia che lanciamo dovrebbe avere un interesse che vada oltre il semplice fatto? Per il semplice motivo – spiegano i sindacalisti Giuseppe Gentilcore e Alberto Zollo – che l’apertura della sede è il risultato di quanto i lavoratori del territorio di Benevento e provincia hanno saputo compiere nel corso degli ultimi anni.
Qualcuno ricorderà le lunghe e dure lotte nei comparti della sanità privata, in particolare nel comparto 118, nei comparti dell’industria metalmeccanica, in particolare nell’IMEVA e nella FICOMIRRORS e nei comparti del Pubblico Impiego e della Scuola, solo per citarne alcuni.
In tutte queste occasioni si è realizzato un percorso – emblematico e quasi didattico – che ha visto decine e decine di lavoratori di tutti i comparti “toccare con mano” la possibilità di determinare in meglio la propria condizione lavorativa.
Vale – e molto – sottolineare che tutti questi lavoratori hanno contribuito non poco ad indicarci la strada maestra, quella di unificare le lotte anche nel Sannio. Questi lavoratori – spiega la nota – hanno scoperto che l’autorganizzazione attraverso il sindacalismo di base è possibile, che paga e porta a risultati concreti. Hanno sperimentato che si può rivendicare o vincere senza burocrati sindacali, senza intermediari e protettori. Hanno vinto dopo mesi di dura lotta, imponendo quanto meno l’applicazione di norme contrattuali mai rispettate, svuotate, e usate contro gli stessi lavoratori.Hanno iniziato un percorso sindacale che è solo all’inizio, che è arrivato a porre al centro del confronto col padrone l’organizzazione stessa del lavoro.
E’ in questo contesto – si legge – che si inserisce la possibilità/necessità di aprire una sede sindacale in questo territorio. Un territorio che sta assistendo ad una notevole decrescita delle possibilità occupazionali e ad un taglio spesso scellerato della spesa pubblica.
Non solo sindacato, ma anche servizi, diritti sociali (Patronato) e consulenza ed assistenza fiscale. Auguri quindi a questi lavoratori, che la loro esperienza possa servire a far uscire le centinaia di cittadini sanniti che operano nei vari comparti dalle condizioni inaccettabili in cui spesso silenziosamente versano.
Di ragioni perché questo debba e possa avvenire – concludono Zollo e Gentilcore – ve ne sono in abbondanza, e molte, purtroppo, se ne aggiungeranno nel prosieguo della crisi economica dalla quale, al di là dei proclami, non si intravedono facili via di uscita.