POLITICA
Destra e Mezzogiorno, Viespoli: “Recuperare la centralità. Il berlusconismo non finisce con il voto sulla decadenza”
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“La destra che rappresentiamo non ha nulla a che vedere con Verdini e la Santanchè”. Apre l’incontro con un distinguo, Pasquale Viespoli, presidente di Mezzogiorno Nazionale che al Museo del Sannio ha riunito diversi esponenti della destra “storica” da Nello Musumeci, Mario Landolfi a Silvano Moffa e Adriana Poli Bortone.
La necessità di colmare un vuoto, di recuperare il ruolo programmatico della politica e la centralità del Sud sono i concetti intorno ai quali si è svolto il confronto.
Il bisogno di riorganizzare una destra vera riconoscendo gli errori del passato è il ragionamento dell’ex senatrice leccese, Poli Bortone che ammette:
“Dobbiamo riconoscere – dice – di non essere riusciti a mantenere la nostra identità rispetto ad una compagine (il Pdl) che ci ha fagocitati”.
Destra e Mezzogiorno in un’ottica moderna, europea partendo dai territori. E’ la visione immaginata da Viespoli per ricomporre i partiti con la forza delle idee, dei programmi e dei valori.