CRONACA
Clan Pagnozzi: dissequestrati due beni all’affiliato Gerardo Marino
Ascolta la lettura dell'articolo
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – sezione riesame – ha dissequestrato due unità immobiliari di consistente valore a Gerardo Marino di Casagiove, esponente di spicco dello storico clan Pagnozzi.
Il gruppo è operante a cavallo delle province di Avellino, Benevento e Caserta, con diramazioni anche nella zona orientale di Napoli, zona di provenienza dello storico capo clan Gennaro Pagnozzi, scarcerato proprio ieri.
A Marino, nel settembre del 2012, furono sequestrati dal Gip Sammaritano due immobili: uno nella città di Milano e l’altro a Casagiove.
“La ragione del sequestro – spiega l’avvocato difensore ,Dario Vannetiello – risiedeva nel fatto che l’uomo, avendo riportato due condanne definitive per il reato di partecipazione all’associazione camorristica, aveva l’obbligo di comunicare – ex art. 30 L. 646/82 – alla polizia tributaria gli incrementi intervenuti nel proprio patrimonio.
Misura – prosegue Vannetiello – che Marino non aveva provveduto a rispettare. Il gip, con decreto di sequestro del 01.09.12, successivamente confermato dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in data 23.10.12, aveva “privato” l’uomo delle sue proprietà immobiliari.
Contro il sequestro si è opposta la difesa – commenta l’avvocato del foro di Napoli – con una importante per quanto innovativa pronuncia, che ha ottenuto davanti alla Suprema Corte di cassazione l’annullamento del decreto di sequestro con rinvio per nuovo giudizio di merito conclusosi questa mattina.
È risultata vincente – conclude Dario Vannetiello – l’argomentazione difensiva finalizzata ad evidenziare la necessità di effettuare da parte dei giudici una rigorosa ed attenta indagine specifica sulla effettiva e consapevole volontà da parte dell’accusato di omettere la prescritta comunicazione. Rimane da verificare se la Procura della Repubblica intenderà fare ricorso a tale decisione dai rilevanti risvolti di natura economica”.