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Consorzi rifiuti, Mancini: “Vertenza senza fine. Le colpe? Gestione clientelare e mancanza di unità tra lavoratori”
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Una storia lunga quasi 14 anni quella dei 124 lavoratori degli ex Consorzi rifiuti. A ripercorrerla partendo dal 1999 quando fu emanato il bando regionale per comporre la graduatoria, il portavoce Piero Mancini che, insieme ad altri tre ex dipendenti, ha organizzato una conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Benevento.
“Il prossimo 27 luglio – spiega – saranno esattamente tre anni che non lavoriamo e non percepiamo lo stipendio”.
Nel frattempo a nulla o poco, sono valse le proteste, le manifestazioni. Mentre i Consorzi per la gestione dei rifiuti venivano dichiarati falliti per gli oltre 100 dipendenti è iniziato un lungo calvario fatto di ricorsi al Tar per la cassa integrazione, alla Regione per chiedere il ritorno al lavoro in progetti da tre mesi per i quali però, ad oggi, hanno ricevuto solo piccole somme in cambio del lavoro svolto.
Situazione che per Mancini sembra essere ormai senza via d’uscita.
La causa di questo anomalo caso che non trova ancora una soluzione definitiva va ricercata a monte – secondo Mancini che accusa da un lato “la gestione clientelare che negli anni 2000 portò alla creazione dei tre Consorzi”. Dall’altro però, gli stessi lavoratori fanno un pò di autocritica sottolineando come la mancanza di unità nelle proteste li ha certamente penalizzati in questi anni.
Nel futuro incerto delle 124 persone c’è anche da capire cosa accadrà con la legge di riordino della gestione dei rifiuti che la Regione Campania dovrebbe affidare ai Comuni. E su questo punto Mancini sollecita con una vena polemica i sindacati. “Fatti e non chiacchiere” chiede il portavoce degli ex Consorzi.