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Moratoria su sfratti e pignoramenti. Il 18 giugno presidio in Prefettura dei disoccupati e Movimento di Lotta per la Casa
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Il 18 giugno è la giornata nazionale per chiedere una moratoria su sfratti e pignoramenti. Anche noi saremo in piazza alle 10 con un presidio sotto la Prefettura e con altre iniziative. A riferirlo in una nota sono i Disoccupati Organizzati e il Movimento di Lotta per la Casa.
L’emergenza abitativa nella nostra città, così come in tutta Italia, – scrivono nel volantino – è sotto gli occhi di tutti. Il contesto è una crisi economica sempre più profonda a cui i partiti e la cosiddetta classe dirigente, rispondono arroccandosi nella difesa dei privilegi esistenti e della ricchezza accumulata da pochi, gettando nella precarietà, nella miseria e nella disperazione fasce sempre più ampie di popolazione.
Essere licenziati e perdere il proprio lavoro – continua il documento – è sempre più facile, trovarne, allo stesso tempo è sempre più una lotteria e comunque si è costretti a fare i conti con una vera e propria giungla dei lavori precari, sottopagati e iper-sfruttati che rendono la vita un calvario e non permettono di arrivare alla fine del mese: anche per questo il passo prima di finire in mezzo a una strada è sempre più breve.
Siamo convinti – spiegano i i Disoccupati Organizzati e il Movimento di Lotta per la Casa – che la lotta e la riappropriazione diretta siano l’unico terreno credibile di riscatto di fronte ad una situazione del genere.
Proprio per questo, nella giornata di mobilitazione nazionale contro gli sfratti, movimento di lotta per la casa e disoccupati scenderanno in piazza nuovamente insieme.
Facciamo rimbalzare e amplifichiamo l’appello alla mobilitazione generale e generalizzata, per una giornata di lotta comune che apra prospettive di ricomposizione e di iniziativa autorganizzata ancora più estesa e diffusa.
Qui a Benevento scenderemo in piazza con un presidio sotto la Prefettura per chiedere una moratoria sugli sfratti e sui pignoramenti così come verrà fatto in tutte le Prefetture del paese.
Questo messaggio, – concludono – dovrà risuonare forte in quella giornata, insieme a quel RIPRENDIAMOCI TUTTO che da grido di piazza deve divenire sempre più pratica reale e concreta attraverso la quale la moltitudine di soggetti che oggi paga la crisi, si sottrae ad essa, riconquistando reddito e vita”.