Fortore
Fondovalle Tammaro, la storia infinita di una strada “incagliata”. Vetrella: “Tante le anomalie amministrative, ma c’è ancora una speranza”
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Nel Fortore, dove il problema della mobilità è uno dei più sentiti dalla popolazione, si parla di infrastrutture e trasporti. L’occasione è stata un incontro a San Giorgio la Molara con l’assessore regionale Sergio Vetrella, oggi giunto nel paese dell’entroterra campano per parlare dei cambiamenti dei servizi di mobilità. Presenti all’incontro il sindaco del paese e i primi cittadini di Molinara, Ginestra, San Bartolomeo in Galdo e il consigliere di Montefalcone di Valfortore.
Non solo servizi di trasporto, nell’incontro è stata affrontata una ferita sempre aperta nel cuore dei paesi fortorini: la vicenda della Fondovalle Tammaro, una strada, che in 23 anni non si è riusciti a completare. Una grande opera incompiuta che poteva essere un’occasione in grado non solo di unire il Fortore con il capoluogo, ma soprattutto un volano di sviluppo per l’economia di queste zone.
“Per la fondovalle, citando le parole dell’assessore regionale, il sistema si è incagliato tra la provincia e l’impresa di costruzioni Zaccari”. Partito ufficialmente nel 1990, da un’idea, in realtà nata negli anni ’70, dell’ex sindaco di San Giorgio la Molara, Raffaele Moffa, il progetto Fondovalle Tammaro pochi anni dopo passò infatti in mano alla Provincia.
A tracciare un resoconto dello stato attuale dell’opera è stato lo stesso assessore regionale, spiegando che nel 2007, il progetto era già passato alla Provincia di Benevento, venne concluso l’appalto con la Zaccari per la somma di circa 2 milioni di euro. Il termine di consegna dei lavori era fissato per il 28 dicembre 2008. Ma in corso d’opera emersero tante criticità, come le frane, la presenza di una condotta Snam, il frazionamento delprogetto in due lotti. Nel frattempo anche la normativa tecnica era mutata. Oggi, spiega Vetrella, di fatto l’intervento è sospeso. Intanto la Provincia ha attuato la perizia di variante sottoposta all’attenzione della ditta appaltante. In questo contesto la Regione, non essendo ente appaltante, non può intervenire, ma può solo fare un controllo sulla spesa. Tuttavia per Vetrella, partendo dal presupposto che la Regione non ha soldi da investire, l’unica speranza per poter un giorno arrivare ad avere questa strada, è la possibilità di completare l’opera con l’utilizzo di fondi nazionali.
Ma quella della Fondovalle Tammaro è una situazione che gli abitanti del Fortore non riescono, ma soprattutto non vogliono accettare. Così, dopo gli interventi del Sindaco Paragone e di Vetrella, quando è stato dato spazio alle domande, l’indignazione per un’opera incompiuta, che pure nel 1990 aveva ricevuto un mega finanziamento da 34 miliardi di lire, è esplosa.
Del resto l’incontro con Vetrella era molto atteso dagli abitanti di San Giorgio la Molara. La questione della Fondovalle Tammaro qui fa tanta rabbia. Un malcontento che si alimenta ad ogni kilometro, ad ogni minuto, ad ogni curva percorsa per raggiungere il capoluogo, mentre il pensiero va alla strada che agevolemte avrebbe unito il fortore con benevento. La grande opera incompiuta, progettata, finanziata, segnata nel tracciato, ma che di fatto non esiste, perchè non è percorribile.