Ex Consorzi rifiuti, non si ferma la protesta. Lavoratori: “Occuperemo le sedi dei partiti fino a quando non ci daranno risposte”

ore 19.45 “I lavoratori occupano, la politica non è in grado d’interpretare le loro esigenze”. E’ l’incipit della nota stampa diffusa dai lavoratori dei disciolti Consorzi rifiuti che da questa mattina hanno dato vita ad una protesta occupando le sedi provinciali del Partito democratico e del Popolo della Libertà. “Per la prima volta – prosegue il comunicato – in Italia le sedi provinciali di due importanti partiti di Governo sono state occupate dai lavoratori esasperati. Dopo tre anni di false promesse e di mancanza di risorse per vivere, gli animi sono assolutamente esasperati e la rabbia incontenibile tanto che la collera può esplodere in modo dirompente. Noi, dopo tre anni, prigionieri di una vertenza anomala, fin dalla nascita, chiediamo non una nuova trattativa sindacale.Dopo tre anni la vertenza ha superato tutte le fattispecie sindacali ed anche politiche. Noi chiediamo al Governo un intervento di carattere prettamente umanitario. A questo siamo ridotti per colpa di politici inetti e sindaci corrotti. Per questo – concludono – abbiamo deciso di non abbandonare le sedi dei due partiti fino a quando non sia stata formulata una risposta certa e concreta”.

ore 18.05 L’impegno di Sel -“Il dramma dei 124 lavoratori degli ex Consorzi Rifiuti che si è manifestato questa mattina a Benevento con le occupazioni delle sedi del PD e PDL è l’ennesima dimostrazione dello stallo economico e politico in cui versa la Regione Campania”. Lo afferma il Segretario provinciale di Sinistra Ecologia Libertà, Gianluca Serafini. “Il balletto delle attribuzioni e delle competenze in materia di rifiuti, il continuo mutamento del quadro normativo e lo stato disastroso delle casse regionali rendono impraticabili tutte le soluzioni volte a superare le politiche emergenziali. C’è bisogno – continua Serafini – di trovare risposte alle emergenze e salvare 124 lavoratori ad oggi senza futuro”. Domani il Deputato di SEL, Arturo Scotto, interverrà presso il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, perché chieda all’Assessore Romano una decisa accelerazione nella presentazione della nuova legge regionale sui rifiuti. “La proposta – conclude Serafini – deve partire dal Protocollo d’Intesa firmato il 7 agosto 2010 da Prefettura, Provincia di Benevento, Sindacati, Commissari Consorzi e Samte, e deve prevedere il riassorbimento produttivo delle unità lavorative in tre anni”.

ore 17.45 Finita in bagarre la riunione tra Zarro e i lavoratori. A far accendere il fuoco una frase del presidente della Samte che lasciava intendere come le lamentele dei lavoratori sulla mancanza di soldi e le difficoltà economiche, fossero solo un pretesto per dar vita a manifestazioni. A quel punto i lavoratori degli ex consorzi hanno abbandonato la riunione e hanno ripreso la loro protesta. E’ durata una decina di minuti l’occupazione della strada da parte dei manifestanti. L’arrivo del segretario provinciale del PD, Erasmo Mortaruolo, ha convinto i lavoratori a rientrare nella sede dei democratici, dove, ad atterderli per una riunione, ora in corso, c’era il presidente della Samte Giovanni Zarro.

ore 17.07 Continua ad oltranza la protesta dei lavoratori dei consorzi con le occupazioni delle sedi del Pd e del Pdl. Alcuni di loro hanno occupato anche corso Vittorio Emanuele, vicino alla sede dei democratici. Intanto dopo la nota diffusa dal Pd, circa l’impegno di Epifani per un incontro con Caldoro, Antonio De Ianni, uno dei lavoratori, dalla finestra della sede del Partito Democratico, fa sapere che loro non vogliono nessun incontro con Caldoro. Ora vogliono che la loro problematica interessi direttamente il ministro Orlando.

ore 17.00 L’impegno di Epifani -Il Segretario Nazionale del PD, On. Guglielmo Epifani, anche su sollecitazione dell’On. Umberto Del Basso De Caro, nell’esprimere piena solidarietà e sostegno ai lavoratori dei consorzi, che in queste ore hanno pacificamente occupato la sede Provinciale del PD, si è impegnato ad un immediato confronto con il Presidente della Giunta Regionale della Campania per consentire, con l’urgenza che il caso richiede, l’immediato pagamento delle competenze arretrate ai lavoratori. A darne comunicazione la segreteria provinciale del PD. 

ore 14.00 L’impegno della De Girolamo-Il ministro De Girolamo, informa una nota del Pdl,  ha assunto oggi l’impegno di intervenire presso il ministro Orlando, perché si possa determinare in tempi rapidi una soluzione a questa annosa vertenza.I lavoratori degli ex consorzi rifiuti della provincia di Benevento tornano a manifestare per i loro diritti. Questa mattina, infatti, poco dopo le 10, due gruppi di attivisti hanno occupato, in maniera pacifica, le sedi cittadine del Partito Democratico e del Popolo della Libertà.

ore 10.00 Dopo 23 mesi senza percepire alcuna retribuzione, senza l’ausilio degli ammortizzatori sociali e senza prospettive per il futuro, i lavoratori hanno deciso di mettere in atto l’eclatante protesta, con l’obiettivo di di portare all’attenzione del Governo nazionale la loro delicata vertenza.“La nostra vicenda – ha commentato il portavoce dei manifestanti, Piero Mancini – dopo tre anni è divenuta un’emergenza sociale. Ora che è stato formato un governo e possiamo contare anche su un ministro sannita – ha aggiunto Mancini – è il momento che il mondo della politica faccia la sua parte per risolvere la situazione”. Le richieste dei membri degli ex consorzi sono chiare: “Il ministro Nunzia De Girolamo deve portare la nostra vicenda all’interno del Consiglio dei Ministri”. Intanto, i lavoratori incassano il supporto del segretario provinciale del Pd, Erasmo Mortaruolo e di quello dei Giovani Democartici, Antonio Iavarone. Entrambi, presenti nella sede del partito di Corso Garibaldi nel momento dell’occupazione, si sono impegnati con i rappresentanti degli ex consorzi ad interessare sulla problematica il segretario nazionale, Guglielmo Epifani e il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando.“La protesta andrà avanti ad oltranza – hanno sottolineato i lavoratori – fino a quando non saranno pervenute proposte concrete per risolvere la vertenza”.