Settimana della Legalità: il giornalista Pietro Nardiello protagonista dell’ultimo incontro

Si chiude la “Settimana della Legalità”, la rassegna organizzata da Sanniopress Onlus, che ha come scopo quello di avvicinare i giovani ai temi della cittadinanza attiva e della società civile. Ultimo ospite della manifestazione è stato il giornalista Pietro Nardiello che ha presentato agli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Enrico Fermi” il suo libro “Il festival a casa del boss”.

Un lavoro che racconta delle esperienze del festival dell’Impegno Civile, realizzato esclusivamente nei beni confiscati alla camorra, e getta le basi per i progetti artistico musicali Anomia e Scampia-Italia, Festival.

Accanto alle iniziative di legalità legate al progetto Anomia si è discusso anche del ruolo dell’informazione nel contrasto la criminalità organizzata.

“Quello di cui hanno bisogno le nuove generazioni – ha spiegato Vincenzo Iurillo, giornalista de ‘il Fatto Quotidiano’ – sono notizie mirate in grado di stimolare la nascita una vera e propria coscienza critica nei più giovani”.

Una coscienza critica che servirà alle nuove generazioni quando diverranno le classi dirigenti del futuro. “Incamerare tra i banchi di scuola i concetti di legalità – ha commentato il sostituto procuratore della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania, Ferruccio Capalbo – è il primo passo nella creazione della società civile del domani”.

Ma la manifestazione è stata anche l’occasione per far scoprire ai giovani il mondo dell’imprenditoria nel mezzogiorno. A portare la testimonianza delle imprese che contribuiscono ad uno sviluppo sano del territorio è stato Vincenzo Mataluni, l’amministratore delegato dell’omonima azienda olearia.

Soddisfazione per l’organizzatore della kermesse, Billy Nuzzolillo. “Gli studenti – ha spiegato il giornalista – hanno risposto positivamente agli input lanciati dagli ospiti che hanno preso parte all’evento. Abbiamo piantato un seme di legalità – ha concluso il Nuzzolillo – in un territorio che subisce l’aggressione silenziosa della criminalità”.