Provincia di Benevento
Trivelle: seduta aperta ma semideserta del consiglio provinciale. Colasanto: “Le autorizzazioni le ha date il Ministero. Ultima parola è dei sindaci”
Ascolta la lettura dell'articolo
Consiglio provinciale aperto sulla questione trivelle nel Sannio. A preoccupare però sono ancora una volta le tante assenze.
In aula c’erano pochi consiglieri, qualche cittadino ed esponente del Comitato No Triv, il segretario della Uil, Bosco ed il consgliere regionale Luca Colasanto. Per il resto tante sedie vuote.
Tranne qualche colpo di scena finale, dovrebbe essere stata questa di oggi l’ultima seduta del consiglio provinciale.
In attesa del decreto del presidente della Repubblica che sancisca modi e tempi per la nuova vita della Rocca dei Rettori, l’aula semideserta ha discusso e alla fine votato un ordine del giorno per ribadire il parere contrario ai progetti di ricerche petrolifere su tutto il territorio sannita, chiedendo anche un tavolo tecnico con il Governo insieme alle Regioni Campania, Molise e Puglia.
Due ore circa di seduta, riempite da qualche intervento dei consiglieri tra cui Cocca, Visconti e Izzo e del segretario della Uil, Bosco.
Tutti uniti contro le trivelle. E a portare avanti la battaglia ci penserà il presidente della Provincia, Cimitile, che ancora fiducioso sul futuro dell’ente dice: “Il consiglio provinciale terminerà solo quando l’arbitro fischierà la fine della partita. Noi lavoreremo e ci opporremo fino all’ultimo secondo”.
A prendere la parola anche il consigliere regionale Luca Colasanto, presidente della Commissione ambiente. Altro combattente – si è definito – contro gli scempi del territorio.
“Le autorizzazioni alle ispezioni di idrocarburi – ha precisato Colasanto – non le ha date la Regione ma il Ministero.
La Regione ha fatto tutto quello che poteva. Dovremmo star tranquilli – ha assicurato il consigliere – anche se le ispezioni le faranno. Gli unici a poter fermare tutto -dice- sono i sindaci dei comuni coinvolti”.