Comune di Benevento
Depuratore, ultimo treno per Benevento. Pepe: “Entro il 2017, altrimenti saremo ancora la vergogna d’Italia”
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Dopo trentacinque anni di attesa accumulando ritardi, perdite di fondi e cambi di progetti, la città di Benevento potrebbe avere nel 2017 il suo depuratore.
“Siamo probabilmente l’unico capoluogo di provincia in Italia ad esserne sprovvisto” ammette con amarezza il sindaco Fausto Pepe che, insieme all’assessore ai lavori pubblici, Pietro Iadanza hanno voluto ricostruire la lunga storia di una vergogna -dicono.
Una vicenda che risale al 1978, data del primo finanziamento da 21miliardi di lire da parte dell’ex Cassa del Mezzogiorno e che arriva ad una conclusione dopo mille problemi di ordine tecnico, urbanistico e finanziario.
Sull’aspetto finanziario, Fausto Pepe ha voluto fare alcune precisazioni. “A partire dagli anni novanta – ha sottolineato- si sono succedute convenzioni tra Comune e Ministero fino al 2005 quando i quasi 10milioni di euro non furono mai stanziati perchè non seguì un decreto”.
Oggi l’impianto di depurazione e le relative opere di collettamento si faranno nella zona di Monte Sant’Angelo per un importo complessivo di 22milioni di euro, suddivisi tra fondi regionali, ministeriali e comunali, questi ultimi pari a circa 2milioni.
Due progetti che viaggiano insieme. Per il depuratore però la gara d’appalto è stata fatta a dicembre 2012, il collettamento, ovvero il sistema fognario per scaricare i liquami, dovrà essere affidato entro giugno 2013.
“Tempi strettissimi anche per l’avvio dei lavori”. Lo ha detto l’assessore Iadanza che, senza mezzi termini, ha parlato “dell’ultimo treno per la città”, l’ultima possibilità anche per evitare di pagare una multa salata all’Unione Europea. Il timore dunque che dopo il danno arrivi anche la beffa.