Religione
Fumata bianca alle 19.06. Habemus Papam: è l’argentino Bergoglio. Si chiamerà Francesco
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Alle 19.06 la tanto attesa fumata bianca, uscita dal comignolo della Cappella Sistina, ha annunciato alla piazza e al mondo l’elezione del nuovo Pontefice, che subentra al dimmissionario Joseph Ratzinger. Al 5 scrutinio e dopo tre fumate è stato eletto il 256esimo successore di Pietro. Un boato di giubilo si è elevato dalla piazza romana, gremita di fedeli già dalle prime ore del pomeriggio.
Le campane a festa hanno accompagnato il passaggio dalla fumata bianca all’annuncio dell’habemus papam.
Dal balcone della Basilica, Jean-Louis Tauran, attuale capo dicastero per il Dialogo interreligioso, ha affermato con accento francese le tanto attese parole. «Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!», è la celebre formula pronunciata sotto gli occhi del mondo. Poi l’annuncio del nome e dalla finestra della Basilica il nuovo Papa ha svelato il suo volto.
Il cardinale argetino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires, gesuita, è il nuovo Pontefice. Figlio di un ferroviere, è nato in una famiglia di origine piemontese che lasciò l’Italia nel 1929. Bergoglio, primo papa sudamericano, assumerà per la prima volta nella storia il nome di Francesco.
Dopo la fumata bianca, anche a Benevento le campane del Duomo a festa hanno annuciato alla città l’avvenuta elezione del Papa. Il mondo cattolico è in giubilo. San Pietro ha il suo nuovo successore.
«Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo…ma siamo qui». Sono queste le prime parole del primo Papa Francesco della Chiesa cattolica.