POLITICA
Rivoluzione Civile, De Magistris chiude all’alleanza col Pd: “Troppa distanza. Bersani è la continuità, Ingroia il cambiamento”
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Un pullover arancione, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris arriva a Benevento nell’ultima settimana prima del voto. “Non per parlare delle faccende giudiziarie del capoluogo sannita – risponde a chi lo incalza- ma del programma e delle idee di Rivoluzione Civile”.
La lista che fa capo ad Antonio Ingroia e che De Magistris sente anche un pò una sua creatura. Ha contributo a fondarla ed ora la sostiene in questa infuocata campagna elettorale, presenziando incontri da Nord a Sud dell’Italia.
Al Museo del Sannio, il primo cittadino napoletano è accompagnato dai candidati sanniti Luca Guerra, Francesco Zoino e Nicola De Vizio, dal capolista al Senato Sergio D’Angelo e dal giornalista che ha sposato la causa di Rivoluzione civile, Sandro Ruotolo.
Viene proprio da lui l’accusa al mondo dell’informazione, ai grandi giornali che – dice- “ci ignorano ma noi andremo avanti e la prima legge che faremo sarà quella sul conflitto d’interessi”.
De Magistris parla per ultimo e la platea lo applaude quando chiede ai rappresentanti della lista: “Spalancate le finestre quando andate in Parlamento perchè lì c’è troppa puzza di compromessi morali.
Queste elezioni sono un passaggio; si continua a lavorare fino a quando tutti noi non saremo liberati dalle cricche, dal malaffare e dalla corruzione. Su questo Ingroia è una garanzia e per questo gli altri hanno paura.
E su alleanze post-voto con il Pd? De Magistris mette un veto: “Questa campagna elettorale – dichiara – ha visto una distanza molto forte tra il Pd e Rivoluzione civile. Bersani è quello che ha governato insieme a Monti, Berlusconi, Casini e Fini. Lui è la continuità, Ingroia l’alternativa e il cambiamento”.