CRONACA
Guardia di Finanza: 10,4% degli evasori totali è in Campania
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Il 10,4 per cento degli evasori totali scoperti nel 2012 in Italia dalla Guardia di Finanza è in Campania.
Il dato emerge dal consuntivo annuale del Comando regionale della Gdf che nell’anno da poco concluso ha scoperto 889 evasori totali nella regione.
“Proprio la lotta all’evasione all’elisione totale – ha detto il generale di divisione della Gdf Nunzio Antonio Ferla a capo del comando regionale – è tra gli obiettivi forti del 2013, perché sono due fenomeni che minano alla base il vivere civile, sottraendo soldi allo stato e impedendo l’attuazione di politiche di sviluppo e di redistribuzione dei redditi”.
La Gdf della Campania ha recuperato a tassazione tre miliardi di euro di redditi occultati al fisco, una cifra pari a oltre il 3% del pil della regione. Recuperato anche mezzo miliardo di Iva non pagata e scoperti 2083 lavoratori a nero o irregolari.
Nella lotta alle frodi e all’evasione fiscale, i dati parlano di 49 arresti per persone che hanno emesso fatture false, non versato l’Iva, omesso di presentare la dichiarazione dei redditi o distrutto la propria contabilità. Le indagini su questo fronte hanno portato al sequestro di beni e disponibilità finanziare per oltre trenta milioni di euro tra cui 59 unità immobiliari e terreni per 75.000 mq.
“Quest’anno abbiamo ricevuto 8.103 chiamate al 117, il numero della Gdf per segnalare presunte evasioni fiscali – ha sottolineato il generale Ferla – con un sensibile aumento della collaborazione dei cittadini che stanno prendendo coscienza che gli evasori non sono furbi ma danneggiano la collettività”.
L’impegno contro chi truffa lo Stato ha portato alla scoperta di 737 truffatori tra falsi invalidi (tra cui numerosi falsi ciechi), falsi braccianti agricoli e persone che percepivano la pensione di parenti deceduti. In più, in un periodo in cui la povertà torna di attualità, la Gdf ha smascherato 370 finti poveri che hanno indebitamente usufruito di agevolazioni su asili nido, tasse universitarie, buoni libro, sottraendo oltre un milione di euro a chi è davvero bisognoso. Le indagini sulle frodi previdenziali hanno portato alla scoperta 38,3 milioni di euro indebitamente percepiti.
Nel bilancio tracciato oggi dal generale Nunzio Antonio Ferla, sono state riportate anche cifre preoccupanti riguardo la lotta alla criminalità organizzata sia sul fronte delle attività come il traffico di stupefacenti o il contrabbando di sigarette sia per l’attività di sequestro e confisca dei beni della camorra.
“Un fronte fondamentale – spiega il generale Ferla – perché la sistematica spoliazione delle loro risorse economiche mina il sistema di potere dei clan”. Le cifre parlano di sequestri di patrimoni, tra immobili, aziende, auto e disponibilità finanziarie, per oltre 1 miliardo e duecentomila euro e di beni confiscati per più di 210 milioni di euro.
Fondamentale anche la lotta al traffico di droga che ha visto la Gdf sequestrare due tonnellate di stupefacenti nel 2012, denunciando 357 narcotrafficanti e spacciatori di cui 154 arrestati.
Il generale Ferla sul fronte dei sequestri di beni ha ricordato che “é importante il riutilizzo dei beni confiscati per finalità di bene pubblico”, sottolineando che “questo è un settore su cui c’é molto da lavorare, perché dopo il sequestro ci sono altre difficoltà, prima di tutto di tipo procedurale e burocratico che bisognerà superare e semplificare per arrivare all’utilizzo immediato di questi beni”.