POLITICA
Primo coordinamento degli “arancioni” nel Sannio. Corona: “Io candidato? Solo se a servizio della società civile e non dei partiti”
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E’ presto per parlare di candidature. Alla prima assemblea per la formale costituzione anche nel Sannio del Movimento Arancione, che sosterrà alle politiche la lista “Rivoluzione civile” di Antonio Ingroia, si è voluto porre l’accento soprattutto sulla nascita del coordinamento che da oggi lavorerà sulla scorta del manifesto del pm siciliano.
“Io ci sto” dieci punti, un programma che al primo posto mette la legalità e la solidarietà, ma anche lo sviluppo e il rispetto per l’ambiente, la questione morale e una reale politica antimafia. Ad animarlo esponenti del mondo della cultura, della società civile, del sindacato. Tra loro anche Gabriele Corona, da sette anni alla guida di Altrabenevento, associazione ambientalista impegnato nella lotta alla corruzione e al malaffare. “La sua – annuncia – qualora ci dovesse essere sarà una candidatura di servizio”.
Candidato con i Verdi Arcobaleno nel 1990, a distanza di oltre 20 anni e numerose esperienze nel mondo dell’associazionismo, il suo impegno in politica – spiega – “sarà condizionato dalle regole che nelle prossime ore decideranno i criteri per la scelta dei nomi. Per ora l’unica certezza è che nel movimento arancione confluiranno esponenti di Cambiare si può, Alba, fuoriusciti di Sel, Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti italiani e Idv. Tutti spogliati dei loro simboli.
Nel primo incontro si è parlato di programmi, della volontà di costruire un’alternativa al berlusconismo e al montismo, ma anche di criticità del territorio sulle quali lavorare. Non dimenticando – ha sottolineato Corona – che “a Benevento secondo i dati dell’Antimafia sono attivi cinque clan e che questa è una terra privilegiata per il riciclaggio di denaro, il traffico di droga e l’usura”.
Tra i banchi della sala consiliare di Palazzo Mosti dove si è tenuta l’assemblea c’era anche il consigliere comunale del Pd, Mario Orrei. “Sono qui per capire” – ha detto. Mentre, sollecitato dalle domande dei giornalisti non sono mancate da parte di Corona stilettate ai vertici del partito di maggioranza al comune di Benevento: “Io penso che Del Basso De Caro sia l’espressione di un potere che non è solo un potere politico ma è l’esaltazione di una sorta di cappa che riguarda tutto quello che si muove in questa città”.