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Scuola

Scuola in corteo a Napoli contro Profumo e ddl Aprea. Terzo giorno di occupazione negli istituti beneventani

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Al grido di “La scuola è nostra e la difendiamo” gli studenti campani sono scesi in piazza per manifestare contro la riforma scolastica voluta dal ministro Profumo e dal ddl Aprea.

Al corteo di Napoli, partito da piazza Garibaldi, partecipano centinaia di ragazzi chiamati in piazza dall’Unione degli studenti e dal Collettivo degli universitari.

Alla manifestazione sono presenti anche ragazzi di istituti di Caserta, Avellino e Benevento. Ad aprire il corteo due striscioni ‘Non ci avrete mai come volete voi’ e ‘Studenti liberi’, gli slogan in riferimento ai fatti seguiti alla manifestazione di Roma del 14 novembre.

“Il ddl Aprea – ha detto un rappresentante degli studenti di Napoli – attacca la democrazia nella scuola. Noi chiediamo che venga realizzata una controriforma che introduca una commissione paritetica, un organo collegiale che veda lavorare insieme docenti e studenti per la realizzazione del piano formativo”.

Una manifestazione che, come riferito, nasce dalla “rabbia” degli studenti a cui, dicono gli organizzatori, “sono stati tolti tutti gli spazi di discussione all’interno delle scuole, spazi che – aggiungono – i ragazzi si stanno riprendendo con le molte occupazioni e autogestioni che si stanno effettuando in numerosi istituti campani”.

Intanto a Benevento prosegue l’occupazione delle scuole dopo la fine della seconda notte e la conclusione delle attività della giornata di ieri.

“Stiamo vivendo in maniera partecipata la scuola – spiega in una nota il Collettivo Scuole Occupate in Lotta – . Ogni istituto gestisce la vita interna attraverso un’assemblea dovo tutti hanno lo stesso ruolo e dove non esistono delegati o rappresentanti. Tutte le decisioni, dal servizio d’ordine alle pulizie e alle attività, vengono prese in assemblea”. 

Secondo quanto riferiscono gli studenti manifestanti, all’istituto “S. Rampone”, dove è stato richiesto ai proprietari dei distributori di svuotarli per evitare possibili danni, lo stesso gestore ha donato in forma di solidarietà il contenuto dei distributori.

“Proviamo – aggiungono nel comunicato – a costruire e praticare quotidianamente autogestione, costruendo forme di vita alternative a quelle di un sistema mercificato fondato sul profitto. Ogni giorno nell’assemblea mattutina vediamo quali sono le priorità e gli obbiettivi e in maniera cooperativa si raggiungono. Alla scuola del migliore di Profumo dove viene insegnato a primeggiare e calpestare gli altri, costruiamo la scuola del noi, di coloro che insieme raggiungono grandi risultati”. 

Non sono mancati però i problemi relativi alla sicurezza dell’istituto ed episodi di vandalismo, come riferiscono gli stessi componenti del collettivo. 

“L’unico segnale preoccupante fino ad ora – proseguono nella nota – è un lancio di un sasso ad un vetro, che ha riportato una piccola lesione al Giannone da parte di passanti maleintenzionati e un tentativo di irruzione presso l’Iti.  

Ci chiediamo – continuano – per quale strano motivo gli appelli alla sicurezza di questi giorni che chiedevano un intervento forzoso nei nostri confronti ora non vengono estesi per la sicurezza delle scuole nelle ore notturne quando c’è maggior pericolo di ingresso da parte di esterni. Nessuno – concludono nella nota – si interessa della sicurezza degli istituti nelle ore notturne o ci si interessa di questi solo strumentalmente per attaccare gli studenti che occupano”.

 
Per quanto riguarda invece le attività in programma oggi, all’Istituto Rampone è previsto un incontro sulla Costituzione con l’insegnante di diritto  Gemma Zamparelli, mentre all’istituto industriale si discuterà di questione arabo-palestinese. Proseguiranno inoltre i corsi e i seminari di approfondimento sulla riforma e le ragioni della protesta all’Alberti e al Liceo Classico. 

Alle 18, poi, la consueta assemblea di coordinamento all’Industriale e alle 19, infine, volantinaggio al Corso Garibaldi per spiegare le ragioni della protesta ai cittadini di Benevento.

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