Scuola
Mobilitazione studentesca: più di mille in corteo contro la Riforma Profumo
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Ore 9.00. Piazza Risorgimento ribolle di passione, quella degli studenti di tutti gli istituti del capoluogo sannita che, nel terzo giorno di mobilitazione contro la Riforma del ministro Profumo, sono pronti a sfilare per le vie della città per difendere, come recitano gli slogan e i cori, il diritto allo studio e ad un’istruzione democratica e sociale.
L’attesa cresce. Arrivano gli ultimi gruppi, quelli delle scuole più lontane. Sono più di mille le presenze.
In sottofondo si sente la voce di Patti Smith che intona “People have the power”, mentre si alza lo striscione che apre il corteo: “Ci vogliono servi ci avranno ribelli”. Uno slogan che rende bene l’idea della condizione giovanile, di come le nuove generazioni si sentano subordinate nella vita di un paese che, secondo loro, li lascia ai margini soprattutto su decisioni che riguardano il loro futuro.
“Il sogno di una persona sola rimane un sogno, quello di tante persone insieme è una realtà che comincia”, citando le parole del rivoluzionario messicano Subcomandate Marcos si dà il via al corteo.
A manifestare con gli studenti liceali c’erano anche quelli dell’università. Tutti uniti contro un percorso di studi, definito, manageriale e che annienta le individualità.
A guidare il corteo, spalla a spalla, con i più giovani anche diversi insegnati di ruolo e precari. Protestano contro il disegno di legge Aprea, ma soprattutto sono in piazza per dare manforte ai loro allievi.
Un segnale importate di unità di un intero mondo, quello della scuola, stanco di tagli e precariato. Domani la protesta si sposta a Roma per il No Monti Day. Un pullman, organizzato dal L@p Asilo 31, partità alle ore 9.00 da piazza Risorgimento. Poi il 17 novembre, giornata mondiale dello studente, il mondo della scuola, quello dei giovani stanchi di pagare i costi della crisi, ritornerà a far sentire le proprie ragioni in piazza.