Scuola
Mobilitazione Scuola: gli studenti a lezione sul sagrato della chiesa di Santa Sofia
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Secondo giorno di mobilitazione studentesca contro la Riforma Profumo. Gli studenti delle scuole del capoluogo invadano il sagrato della chiesa di Santa Sofia, luogo emblema del riconoscimento Unesco e della cultura cittadina.
Lo fanno in maniera massiccia occupando ogni spazio della piazza: prima con striscioni, cori e flash mob poi tutti seduti in cerchio per ascoltare le lezioni dei professori che hanno aderito alla protesta.
“Una contestazione forte e matura – commenta il docente di filosofia Amerigo Ciervo – non solo contro la riforma scolastica e il disegno di legge Aprea, ma anche per difendere la scuola pubblica come istituzione, come luogo simbolo di un Paese che sta cambiando”.
Sotto accusa la retorica del merito, come la definiscono gli studenti, del Ministro Profumo. “Questa serie di riforme dell’istruzione pubblica – spiega Nicola Sguera, docente del Liceo Classico “Giannone” – mette in discussione non solo la democrazia scolastica ma anche il ruolo dei docenti”.
L’impressione, però, stando in piazza con i ragazzi è che questa mobilitazione nasconda qualcosa di più profondo, una ribellione verso una classe politica con cui i giovani sembrano non aver dialogo.
Meritocrazia e competizione, le parole chiave dell’Italia attuale, non riescono a scalfire le coscienze degli studenti che al contrario chiedono uguaglianza sociale ed un futuro diverso.