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Arco di San Gennaro. La lettera di un residente: “Si valorizzi la casa natale del santo”
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal signor Gennaro Iacobelli in merito allo stato di degrado in cui versa il quadro che papa Orsini lasciò in città in via San Gennaro. Questo il testo:
“Sono il Sig. Gennaro Iacobelli, e scrivo questa lettera aperta con la speranza di vederla pubblicata su tutti gli organi di stampa sanniti, giacché da ormai troppi anni sono costretto ad assistere a una totale mancanza d’interesse da parte degli organi preposti, verso quello che per la nostra città di Benevento dovrebbe essere motivo di vanto e di orgoglio.
Mi riferisco alla situazione di degrado in cui versa in via San Gennaro, sotto l’omonimo Arco, il quadro che papa Orsini nel 1700, poi salito al soglio pontificio con il nome di papa Benedetto decimo terzo, volle lasciare come segno per ricordare a tutti l’importanza di un luogo che aveva dato i natali a San Gennaro.
Da allora quindi, c’è questo quadro che raffigura San Gennaro ai piedi di una Madonna con il bambino che lascia il pastorale per affidarsi a lei. E’ tradizione che il giorno in cui si celebra il santo l’ arcivescovo di Benevento o il parroco della chiesa di San Gennaro porga un omaggio floreale a quel quadro e poi visiti la sua casa.
Ogni anno quindi, come molti cittadini sanno, il giorno della ricorrenza del martirio di San Gennaro avvenuto il 19 Settembre, la Statua conservata presso la chiesa di San Gennaro a Benevento viene portata presso l’ Arco di San Gennaro in via San Gennaro appunto per essere venerata e omaggiata con il ritorno alla casa natale.
Non è pensabile e non è degno di una città come Benevento, ricca di storia e onorabilità, non accorgersi di un patrimonio così importante che farebbe la gioia e la fortuna di ogni altra città al mondo. Benevento, città natale di San Gennaro e Pietrelcina di San Pio!
Quale città al mondo può fregiarsi di avere nel raggio di qualche km dato i natali a due Santi di così tanta grandezza mondiale? Benevento, deve immediatamente attivarsi attraverso ogni organo ufficiale deputato a farlo e deve fare presto, a cogliere questa immensa fortuna che il destino le ha riservato con ogni risorsa ed iniziativa che consenta di darle il giusto valore e visibilità mondiale.
Il quadro di San Gennaro, ormai versa in condizioni tali da rendere difficile anche riconoscerne i soggetti, questo perché non è stato mai restaurato e protetto dalle intemperie, non vi è stato mai nessun finanziamento anche di cifre irrisorie rivolto al restauro del quadro che rappresenta invece un valore immenso, da parte da nessuna amministrazione Comunale o dai beni Culturali o altro ente pubblico finanziatore.
Se non fosse per il sottoscritto e la propria famiglia che ha la fortuna di abitare di fronte al quadro e che ogni anno il 19 settembre a proprie spese pensa all’illuminazione del dipinto, agli addobbi, alla pulizia della strada e al degno ricevimento del Santo presso la casa natale, lo stesso troverebbe ad attenderlo solo il degrado.
Pensate, non esiste nessuna indicazione in loco o altrove che indichi in città ai pellegrini e visitatori l’esistenza della casa natale del Santo e del dipinto che lo raffigura. Persino le indicazioni date dagli organi di Stampa in occasione dei festeggiamenti del 19 settembre danno dei riferimenti sbagliati, indicando il quartiere Triggio come la località dove si trova il dipinto e la casa natale e non la zona di Piazza Cardinale Pacca (conosciuta come piazza Santa Maria) angolo con via San Gennaro, appartenente alla parrocchia di San Donato.
Chiedo pubblicamente agli amministratori sanniti di provvedere in tutti i modi a valorizzare l’abitazione di San Gennaro e la sua vita beneventana e ribadisco che basterebbero investimenti irrisori e un po’ di buona volontà affinché quella zona della città semi abbandonata potrebbe diventare un luogo di culto religioso e, perche no, anche una fonte di sviluppo economico per la città di Benevento soprattutto in questo contesto di forte crisi economica”.