POLITICA
Capezzone contro la De Girolamo: “Se appoggia Renzi significa che è confusa”
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“Se il coordinatore sannita del Pdl, Nunzia De Girolamo, dice di condividere le idee di Matteo Renzi allora evidentemente è un po’ confusa”.
E’ il commento del suo vice, Roberto Capezzone che non ha affatto gradito le parole della deputata nell’intervista rilasciata qualche giorno fa a “La Zanzara”, durante la quale ha dichiarato apertamente che se Berlusconi non fosse più in campo e Renzi uscisse dal Pd per fare un partito alternativo lo appoggerebbe.
“Immaginare – spiega Capezzone in un’intervista a Ntr24 – che il Popolo della Libertà possa alimentare lo scontro a sinistra per le primarie mi sembra una cosa legittima, come ha fatto il presidente Berlusconi, altra cosa – prosegue – è esprimere gradimenti o simpatie per programmi che sono agli antipodi rispetto alla linea politica del Pdl, quindi il coordinatore dovrebbe chiarisi meglio con se stesso.”
Capezzone, che non ha mai nascosto le divergenze con la coordinatrice acuitesi soprattutto dopo il congresso provinciale dello scorso marzo che avrebbe dovuto sancire l’unitarietà nel partito, non perde l’occasione per denunciare non solo l’assenza di una visione unitaria ma anche di un dibattito interno inesistente sulle questioni che riguardano il territorio.
“In televisione – dichiara – si va a parlare di democrazia, di libertà poi nei comportamenti che riguardano la gestione del partito si assumo toni arroganti, piccole prepotenze sulle quali dovremmo andare a fondo”.
Una resa dei conti dunque che prima o poi ci dovrà essere, forse proprio nella prima riunione del coordinamento provinciale.
E proprio sulle modalità per la convocazione scelte dalla deputata pidiellina, lapidario è il commento di Capezzone:
“Il coordinatore si arroga il diritto contro lo statuto di riunire il vertice, quando invece deve essere fatto d’intesa con il coordinatore vicario e preferibilmente con le delegazioni parlamentari che devono poter esprimere una posizione”.