Comune di Benevento
Dopo l’attentato al dirigente comunale, Scarinzi: “Uffici poco controllati. Metal detector al IV Settore”
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A distanza di una settimana dall’attentato al dirigente comunale di Benevento, Andrea Lanzalone, la cui auto è stata raggiunta da due colpi di pistola a pochi metri dal palazzo municipale, sono in tanti a chiedere una maggiore sicurezza negli uffici pubblici.
Mentre proseguono le indagini della Squadra mobile, già nella riunione di Giunta straordinaria a poche ore dall’episodio, in molti tra assessori e consiglieri comunali avevano chiesto al primo cittadino Fausto Pepe di prendere in considerazione l’ipotesi di installare strumentazioni per il controllo degli accessi negli uffici dislocati in vari punti della città.
Un’esigenza particolarmente sentita dall’assessore alle politiche sociali, Luigi Scarinzi che ai nostri microfoni ha dichiarato: “Da oltre un anno, io ho notato un afflusso incontrollato di persone in tutte le sedi comunali anche a Palazzo Mosti. Non c’è un filtro, neppure il rilascio di un documento per accedere”.
Alla guida di un settore particolarmente delicato e complesso, dove si racchiudono le problematiche e le richieste d’aiuto dei cittadini, Scarinzi sottolinea come al “IV Settore di viale dell’Università manchi un sistema di videosorveglianza interna.
C’è solo una postazione per la guardia giurata che controlla l’accesso ma – per l’assessore – non basta. Al punto da aver avanzato la richiesta di un metal dector da posizionare all’ingresso. “Sicuramente – spiega – sarebbe anche un modo per dissuadere i malintenzionati”.
Tempi e costi non si conoscono ma, Scarinzi assicura che la proposta sarà portata al tavolo dell’ufficio finanze, diretto proprio da Andrea Lanzalone.