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Bandi per oltre 5 milioni di euro. Rilancio e sviluppo: l’anti-spread della Camera di Commercio
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Una boccata d’ossigeno per tutte quelle imprese che, in tempi di crisi, investono sull’economia reale, sui giovani e le donne, sulla capacità di fare rete ed esportare il Sannio beneventano nel mondo. Vanno in questa direzione i bandi che la Camera di Commercio emanerà al massimo entro fine anno.
La decisione, approvata all’unanimità dal consiglio dell’ente lo scorso 24 luglio, di destinare un avanzo di gestione e risparmi pari a quasi 2 milioni di euro sommati all’impegno, già stanziato, di 3 milioni e mezzo, ha consentito di appostare risorse per oltre 5 milioni di euro per il rilancio del sistema produttivo sannita.
“Un segnale concreto che vuol essere uno stimolo a tutte le categorie del territorio” ha commentato il presidente dell’ente camerale sannita, Gennaro Masiello illustrando in conferenza stampa i contenuti dell’intervento.
Procedure snelle con bandi pubblici e diretti, che spaziano dall’accesso al credito con progetti per i Consorzi Fidi, contributi ad imprese che si dotano di sistemi di sicurezza e videosorveglianza, ma anche interventi mirati per arginare i fallimenti, “in una provincia dove – spiega Masiello – da un anno all’altro i casi sono triplicati”.
E tra i progetti inseriti nella programmazione dalla Camera di Commercio un cospicuo intervento da oltre 1 milione e 600 mila euro è previsto per i Pif.
Zootecnia, ceralicolo e vitivinicolo sono tre i progetti integrati di filiera presentati in Regione dalla provincia sannita.
Un tasto dolente però per il presidente Masiello perchè “sono fondi comunitari (Fesr, Fse) ancora bloccati da Palazzo Santa Lucia e che rischiano di tornare a Bruxelles. Non comprendo- dichiara – come per questi progetti che prevedono una compartecipazione tra imprese ed enti pubblici, a distanza di due anni dall’approvazione in Giunta regionale, siano partiti soltanto i bandi per la parte privata. Per le istituzioni, invece, che l’hanno immaginata come ricaduta importante per creare le condizioni di sviluppo delle imprese, nulla ancora è stato stanziato. Sarebbe il più grande danno consegnato dalla regione ai nostri territori se si verificasse un disimpegno di questi fondi.”