ECONOMIA
“Best Practices per l’Innovazione”: presentata in Confindustria la sesta edizione del Premio
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“Puntare sull’innovazione quale stimolo per consolidare l’azienda”, con queste parole Giuseppe de Nicola Presidente Gruppo servizi Confindustria Salerno ha avviato la presentazione, nella sede di Confindustria Benevento, del 6° Premio Best Practices per l’innovazione.
Lo scorso anno sono stati esaminati 42 progetti innovativi provenienti da tutta Italia e la vera innovazione è stata la presentazione del premio sul web tramite dimensione 2.0 che ha visto la partecipazione di oltre 8.000 visitatori che hanno seguito in diretta l’evento.
“Il vero obiettivo del Premio è quello di stimolare la cultura dell’innovazione – ha aggiunto Giuseppe de Nicola.
Ha avviato e moderato i lavori Marianna Farese, presidente della Sezione Terziario avanzato di Confindustria Benevento, sottolineando “l’importanza di iniziative come quella avviata da Salerno che rappresentano vere e proprie opportunità di sviluppo per le imprese del nostro territorio che troppo spesso sono lasciate ai margini”.
Nel corso dell’incontro, Maria Savarese – ricercatrice del gruppo Mataluni ha presentato il progetto con il quale l’oleificio sannita ha partecipato all’iniziativa lo scorso anno.
La proposta ha riguardato la creazione di una bottiglia completamente riciclabile che è il nuovo contenitore con il quale l’olio Dante viene, oramai, immesso in commercio.
Pietro Carolla ha invece illustrato i prodotti con i quali la sua società R4I ha preso parte al premio. Si tratta di prodotti per sale da gioco live (che sono circa 1.000 in Italia) . L’azienda in particolare sviluppa produzioni di tavoli e accessori RFiD based per il mercato delle sale da gioco.
Spazio poi durante l’evento danche alla presentazione del libro di Cristian Fuschetto, “Campania della Conoscenza” che parte proprio dalla volontà di racchiudere tutti i casi di successo della Campania in campo delle ricerca e dell’innovazione.
Fuschetto ha spiegato che “la Campania è la quarta regione in Italia ad investire in ricerca e Sviluppo ma ancora non riesce a raccogliere i risultati sperati.
In Campania risultano 9000 ricercatori attivi mentre le pmi sono circa 38.000.
Incrociando questi dati si comprende come riuscire a creare dei link tra chi offre e chi domanda ricerca è meno scontato di quanto possa apparire”.