Calcio
Lega Pro, Macalli: senza defibrillatori in campo, non si gioca
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Garantire la presenza di un defibrillatore a bordo campo durante le partite di terza e quarta serie. In caso contrario non si giocherà neanche domenica prossima. E’ chiara e netta la presa di posizione di Mario Macalli, presidente della Lega Pro e vicepresidente della Figc, all’indomani della tragica morte del calciatore bergamasco Piermario Morosini durante il match Pescara-Livorno.
“Sabato sera – ha spiegato Macalli – ho scritto una lettera a tutti i nostri club chiedendo un impegno affinché siano rispettate le norme che impongono la presenza di un defibrillatore in campo e di persone in grado di utilizzarlo. Voglio delle risposte in questo senso entro giovedì sera e sono sicuro che arriveranno puntuali; in caso contrario, disporrò che non si giocherà domenica sui campi di quelle società che non avranno risposto. Abbiamo anche preso contatto con il presidente del Fmsi (Federazione Medico Sportiva Italiana) Casasco – ha aggiunto – per una convenzione che comprenda i pronto soccorso in campo e dei corsi di prima emergenza. Il calcio non è solo quello professionistico e più si scende di categoria e più i rischi maggiori. Credo che non sia male l’idea di rendere obbligatorio, assieme al patentino da allenatore, un diploma che accerti la sua capacità di utilizzare un defibrillatore. È una cosa, questa, che deve fare la Federcalcio”.
Il concetto è stato ribadito poi da Francesco Ghirelli, direttore generale Lega Pro, in collegamento dagli Emirati Arabi dove la Nazionale di categoria è impegnata nella finale del Torneo di Dubai. "Entro giovedì – ha concluso Ghirelli, intervistato da Radio Anch’Io Lo Sport di Radiouno – vogliamo una dichiarazione scritta da parte dei presidenti dei club di Prima e Seconda Divisione della presenza in campo dei defibrillatori, come da disposizioni date ad inizio stagione. Se così non fosse, allora non si scenderà in campo".