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Associazioni

‘Il mondo venatorio si unisca per una revisione dell’art. 34’

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“In riferimento all’art. 34 collegato alla pubblicazione della legge finanziaria n. 1 del 2012 della Regione Campania, – scrive in una nota l’EPS (Ente Produttori Selvaggina) regionale presieduto da Filippo Venditti – con il quale si varia il sistema di iscrizione negli Ambiti Territoriali di Caccia (31 euro per la residenza venatoria solo alla stanziale che dovrà per forza coincidere con la residenza anagrafica del cacciatore e saranno consentite solo trenta giornate di caccia alla migratoria su 60 totali previo pagamento di una ulteriore quota di 31 euro e relativa prenotazione), siamo inanzi ad una manovra che penalizza i cacciatori campani, che si vedranno costretti a pagare una quota all’ATC per la stanziale obbligatoria ed una pari quota alla Regione per la migratoria facoltativa”.

“E’ da qualche giorno, – prosegue l’associazione – che stiamo leggendo a più riprese articoli del tipo:
Lettera indirizzata al Governatore Stefano Caldoro e alle sedi provinciale, regionale e nazionale della Federcaccia, le sezioni comunali della provincia di……………….. della Federazione Nazionale della Caccia di…………………………….. segnalano la destabilizzazione del mondo venatorio regionale dopo le modifiche apportate con l’art. 34 della legge finanziaria 2012. “I cacciatori campani – si sentono smarriti e traditi dalla politica e dalle associazioni venatorie di appartenenza……………………….”. Prima dell’approvazione, è stato sentito il Comitato tecnico faunistico venatorio regionale…… Per questo motivo le sezioni comunali (FIDC…..) chiedono ora chiarimenti ai dirigenti delle loro associazioni e ai presidenti dei sei Atc che hanno preso parte a quelle riunioni e segnalano che già da ora, sono costretti a lasciare piena libertà ai loro iscritti nella stipula di polizze assicurative presso le agenzie private che offrono prodotti a norma delle leggi  vigenti in materia a costi meno onerosi.

Ed in rapporto a ciò si ribadisce e si chiarisce che l’EPS non ha mai preso parte a nessun Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, semmai fosse stato convocato, che avesse avuto per oggetto la trattazione della modifica introdotta, purtroppo ne siamo venuti a conoscenza solo a giochi fatti.

Pertanto chiediamo pubblicamente alla Regione Campania, e al Governatore Caldoro, di conoscere: chi è stato il rappresentante del mondo venatorio a proporre questa maldestra modifica? Come la Regione Campania intenda assicurare la residenza venatoria a tutti i cacciatori campani, in maniera tale che debba coincidere con la residenza anagrafica? Come garantirà la superficie minima di territorio agro-silvo-pastorale che non potrà essere inferiore a 65.000 ettari per ogni ATC, così come chiaramente ribadito all’art. 34 e come intende affrontare la questione dell’ATC di Napoli, che risulta avere un territorio agro-silvo-pastorale di 45.000 ettari così come risulta dal piano faunistico venatorio provinciale approvato a novembre 2011?”

Per questo ed altro, l’EPS chiede anche di “convocare immediatamente il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, affinché si faccia chiarezza sulla vicenda, e si intraprendano tutte le procedure necessarie da seguire, anche in funzione dell’approvazione del nuovo piano faunistico venatorio regionale. Noi dell’EPS, riteniamo di aver rappresentato sempre e con professionalità e competenza il mondo venatorio campano, in tutti i tavoli istituzionali provinciali e regionale, anche se a volte, il più delle volte, non ci hanno voluto ascoltare. Ma questa volta, è proprio il caso di ribadire che chi è causa del suo male pianga se stesso. Agli amici cacciatori della FIDC che non hanno condiviso, a giusta ragione, la modifica introdotta, diciamo solamente di guardare meglio al proprio interno e di chiedere semmai a qualche loro alto dirigente, come siano andate realmente le cose, non ci sembra giusto, che a cose fatte, e nella maniera in cui sono state fatte, si voglia tirare in ballo tutte le associazioni venatorie, EPS compreso.

Nell’attesa di avere dalla Regione Campania precise risposte alle nostre domande, si ci riserva di indicare a breve una strategia, che possa comunque vedere unito il mondo venatorio campano su una proposta di revisione dell’ art. 34 e sulla modifica più ampia dell’intera legge regionale sulla caccia, rispetto anche ad una nuova perimetrazione degli ATC Campani, anche in vista dell’approvazione del nuovo piano faunistico venatorio regionale”.

 

 

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