Comune di Benevento
Detto, fatto: a Benevento una botta di decisionismo
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Detto, fatto. Una botta di decisionismo, una giornata all’insegna del rigore e dell’equità subito dopo gli incontri della ‘tolleranza zero’. Le firma apposte da Fausto ‘Rudolph’ Pepe in calce a due atti amministrativi e politici al tempo stesso spazzano via (…) in un sol colpo le remore emerse nei giorni precedenti. Difficoltà dell’amministrazione nell’affrontare il problema della ‘movida’ in centro storico, a Benevento? Chiusi due esercizi commerciali. Alti lai dei contribuenti dopo la notifica di mille e più di mille avvisi per la Tarsu 2006? La Giunta comunale approva le linee di indirizzo per gli accertamenti in materia di tassa rifiuti appunto per il 2006.
Il rischio che si può concretamente correre nel vergare qualche riga è, non va disconosciuto, quello di apparire censori sempre: non si fanno le cose, ecco le critiche; si fanno, ecco le critiche. Sgomberiamo il campo: le misure adottate sono sacrosante, le decisioni assunte giuste, la linea di condotta adeguata. Insomma, sindaco ed amministrazione hanno avuto una condotta trasparente (è piuttosto raro che l’ufficio stampa diffonda gli esiti di una qualche Giunta) ed improntata alla tutela del cittadino facendo rispettare quelle regole che le compete far rispettare (non l’ordine pubblico nel centro storico, ma l’osservanza di regolamenti e disposizioni normative comunali).
E’ vero anche, però, che l’amministrazione è stata piuttosto incalzata (e assente) su questi due temi. L’ingarbugliata vicenda degli accertamenti Tarsu è stata analizzata su più versanti, in particolare da una serie di articoli e retroscena non teneri del Vaglio.it. La triste vicenda della cosiddetta ‘movida’ si è nutrita finora di buone intenzioni, incontri ravvicinati istituzionali – quelli fisici avvengono in piazze e vicoli -, soluzioni nel lungo periodo (un po’ come l’Alta Capacità Ferroviaria, per dire…). E dunque, è venuto fuori un difetto d’immagine a dispetto di sondaggi e righe serrate all’interno dei confronti di partito.
E’ contro questo deficit di rappresentatività ed autorevolezza da mostrare all’esterno, allora, che paiono anche indirizzate queste giuste mosse, supportate da una strategia della comunicazione più mirata. Un ‘timing’ perfetto, si direbbe: nel momento di maggior impasse, una risposta concreta. Che evidentemente è nelle possibilità dell’esecutivo Pepe, sempre. Perché i controlli dei vigili e le multe e le conseguenti sanzioni anche drastiche potevano essere di ieri, di un mese fa, di un anno addietro. Perché provare a concertarsi con le associazioni dei consumatori e tracciare linee di indirizzo è magari un passo che precede l’invio di successi atti.