POLITICA
Crisi e politica: il resoconto della conferenza stampa di Viespoli
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«Sia chiaro che la crisi è di dimensioni europee ed è aggravata dal deficit di Europa politica, prima ancora che dalle questioni economiche e finanziarie. E’ crisi politica e della politica».
E’ quanto ha affermato il senatore Pasquale Viespoli, capogruppo di Coesione Nazionale a Palazzo Madama, incontrando i giornalisti a Benevento, in occasione della rituale conferenza stampa natalizia.
«Dentro lo stato d’eccezione – ha proseguito Viespoli – c’è stato l’intervento del decisore e quella che abbiamo definito l’accentuazione semipresidenzialista o presidenzialista, che ha impedito il vuoto di Governo e ha indirizzato il governo della crisi».
«Il governo Monti – ha continuato il capogruppo di Coesione Nazionale – è una risposta eccezionale in un contesto eccezionale. E’ come se l’Italia, per garantire e garantirsi il futuro, sia stata chiamata a fare i conti con il peso del passato, dell’insopportabile debito e della bassa crescita.
Chi continua a guardare a quel che accade con gli occhiali utili per “vecchie” letture, rischia di non cogliere la profondità e la radicalità della crisi e, insieme, le opportunità che la crisi offre. In particolare, alle istituzioni e alla politica, soprattutto se quest’ultima recupera la forza dell’operosità riformatrice, a cui, non a caso, Napolitano ha fatto cenno, per una rinnovata stagione dell’alternanza».
«Sicchè, la politica – ha concluso Viespoli – ha un duplice dovere: garantire la sostenibilità sociale delle scelte di governo; utilizzare l’ultimo pezzo della legislatura come fase costituente per realizzare le riforme indispensabili, a partire dalla legge elettorale».
Naturalmente, il senatore Viespoli non ha tralasciato qualche commento sulla vicenda politica locale.
Sull’ipotizzato patto federativo tra l’Api e il movimento di Carmine Nardone, questa la dichiarazione del capogruppo di Coesione Nazionale. «E’ una scelta che riguarda Nardone e che è legittima sul piano del posizionamento partitico e di schieramento. A me interessa la coerenza rispetto al progetto politico-amministrativo messo in campo per le comunali e rispetto al ruolo assegnato dall’elettorato, che Nardone non credo che possa e voglia abbandonare».
Quanto al clima che si respira in città, per Viespoli emerge chiaramente “un’insufficiente capacità di governo rispetto ai problemi, a una crisi che è globale e non certo attribuibile alla dimensione locale; tuttavia l’approccio del governo locale in questo particolare scenario, anziché favorire risposte e soluzioni, come pure potrebbe accadere, accentua e amplifica la stessa crisi. D’altronde, le vicende di questi giorni denotano, a voler essere buoni, perché è Natale, quanta pericolosa improvvisazione ci sia”.
Un passaggio, il senatore Viespoli lo ho dedicato ai lavoratori degli ex Consorzi. “E’ una vicenda paradigmatica, da teatro dell’assurdo. Trovo difficoltà a citare un autore che potrebbe ben descriverla: Pirandello, Kafka, Ionesco…”