POLITICA
Consiglio comunale, dopo ore il piano sulla Protezione Civile
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Doveva essere il giorno del piano sulla Protezione civile, tanto è vero che erano stati invitati dal consigliere delegato alcuni membri tra cui il presidente Aniello Petito. Ma l’ordine del giorno è slittato subito: forse non considerando il tema di attualità, e non notando la presenza di componenti delle protezione beneventana, che hanno poi significativamente lasciato l’aula, i consiglieri hanno impiegato prima un’ora per discutere delle nomine alla Commissione per l’attuazione del programma, presieduta da Carmine Nardone, e poi sulla formalizzazione del passaggio di Lealtà per Benevento al partito democratico. Lasciamo giudicare ai lettori se questo è un atteggiamento accettabile o meno.
Dopo le prime scaramucce sulle nomine, c’è stata una prima pausa in cui si era deciso di rimandare la discussione per far posto al piano da attuare in caso di calamità. Manco a dirlo: al rientro in aula, una volta annunciato il passaggio dei “Leali” al Pd è scoppiata una curiosa bagarre. Una rissa, possiamo dire, per gradi. Ogni consigliere aggiungeva, specie nella coda dell’intervento, una provocazione che faceva spazientire anche i più pacati, apparentemente desiderosi di rispettare l’ordine odierno. Niente da fare: mentre le tute gialle lasciavano il consiglio, i suoi membri continuavano a darsele di santa ragione. Potrebbe essere di una qualche utilità delineare, per sommi capi, il piano, che si basa su alcune novità rispetto al precedente, del 2007. Tra queste l’analisi del rischio, con varie tipologie, l’individuazione delle aree a rischio, censimento delle strutture di accoglienza, e di quelle su cui può contare la protezione civile.
La commissione ha inoltre indicato anche 17 aree per l’allestimento di tendopoli, tra zone dio attesa e ammassamento. Correda il piano una dettagliata cartografia.
Gio.chi.