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“Cantieri della legalità”: giornata su Siani
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Stamattina al liceo classico “Pietro Giannone” una tappa dei “Cantieri della legalità”, manifestazione organizzata dall’associazione Sanniopress Onlus contro le mafie. Tema dell’incontro di oggi la figura di Giancarlo Siani, il cronista ucciso dalla camorra nell’85. Relatori l’assessore alle politiche formative della provincia Annachiara Palmieri, la dirigente dell’istituto Maria Felicia Crisci e Maurizio Cerino, giornalista de “Il Mattino” e sceneggiatore del primo film su Siani, “Mehari” (dal nome dell’auto su cui fu assassinato), del ’93. Durante l’incontro è stato proiettato questo cortometraggio, insieme a stralci di “Fortapasc” di Marco Risi. Nel nostro video tutte le interviste e i dettagli dell’iniziativa.
Cerino era amico di Siani avendo condiviso con lui gli esordi nella professione giornalistica, la frequentazione della sala stampa della Questura e anche alcune inchieste “sul campo”.
Molti i gli episodi affiorati nella testimonianza del giornalista napoletano: “Ricordo ancora la telefonata che ricevetti quella sera dall’operatore del 113 al telefono del bar sotto casa: “Conosci un collega che abita dalle parti di piazza Leonardo? Ha una macchina verde. E’ stato ammazzato….”. Cerino, tra i primissimi ad accorrere sul luogo del delitto, ha poi ricordato un particolare mai chiarito dalle indagini e dalle successive testimonianze dei pentiti: “Accanto a Giancarlo, c’era uno spazio privo di tracce di sangue. Come se al momento dell’omicidio ci fosse appoggiato qualcosa, che poi era stato portato via dagli assassini. Per questo nel film abbiamo inserito l’elemento della borsa”.