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Assemblea al Depistaggio il 6 ottobre: ‘Uniti contro la crisi’
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"Il 7 settembre è passata al Senato – con l’ennesimo voto di fiducia – la famigerata manovra finanziaria, quella che dovrebbe portare i conti pubblici in ordine e salvare il sistema Italia. Ancora una volta – è scritto in una nota diffusa alla stampa dal centro Sociale Autogestito ‘Depistaggio’ di Benevento – si vuol far pagare la crisi economico-finanziaria a chi ha meno, ai lavoratori dipendenti ed ai precari, ai pensionati e agli studenti.
Questa finanziaria – approvata con i soliti trucchi mediatici per nasconderne il reale contenuto ed i suoi effetti nefasti
sul paese reale – è un duro attacco ai diritti del lavoro ed alla democrazia nel nostro paese.
E’ un provvedimento profondamente iniquo e classista che, difatti, introduce pesanti tagli alla spesa pubblica e
aumenta le tasse sui consumi primari (l’Iva).
Ma la punta dell’attacco sferrato ai diritti sociali è costituito senz’altro dall’art 8 del decreto che prevede di derogare
con Contratti aziendali i Contratti collettivi nazionali di lavoro.
Questa norma garantirebbe il licenziamento "facile" da parte delle aziende e aprirebbe alla possibilità per il datore di
lavoro di introdurre elementi di disciplinamento e di controllo sui luoghi di lavoro senza precedenti per intensità di
penetrazione su ciascun individuo-lavoratore.
All’interno del percorso di "Uniti contro la crisi",”Uniti per l’alternativa” che ci ha visti protagonisti nei mesi passati,
avviamo una campagna di contro-informazione sugli effetti negativi di questa ennesima manovra finanziaria ed in
particolare dell’art 8 del decreto, che di fatti punta a far diventare il modello Fiat un modello per il Paese (si torna
indietro di 100 anni!!!).
Non si può ancora restare a guardare, mentre chi ha creato la crisi che viviamo ha deciso di abolire per decreto il
diritto del lavoro, permettendo alle aziende di derogare ed eludere contratti e leggi, compreso l’art.18 dello Statuto
dei lavoratrici e dei lavoratori, proseguendo sulla strada della cancellazione della libertà e della democrazia nei
luoghi di lavoro.
La prima tappa di questo percorso è costituito dalla Giornata europea dell’indignazione – il 15 ottobre – che vedrà
confluire a Roma (ed in altre capitali europee) i movimenti sociali e le organizzazioni sindacali per rilanciare
l’opposizione sociale alle politiche di austerità imposte da FMI, OCSE e BCE e contro i privilegi della casta e dei
padroni.
Costruire tutti insieme una grande mobilitazione a Roma contro le politiche di austerity, significa immaginare e
proporre per il nostro paese e per l’Europa un nuovo modello di sviluppo basato sulla democrazia reale, la
giustizia sociale e la sostenibilità ambientale.
Siamo a Ottobre e fa caldo… e l’Autunno si preannuncia ancora più caldo.
Noi la crisi siamo stanchi di pagarla”.
Questi i motivi alla base, giovedì 6 Ottobre alle ore 18 sempre presso il Centro Sociale Autogestito Depistaggio, dell’Assemblea Pubblica verso il 15 Ottobre. Interverranno: Francesco Falace – Segretario Provinciale FIOM
Esponente CSA Depistaggio
Per la Manifestazione Nazionale a Roma – UNITI PER L’ALTERNATIVA – c’è anche un’organizzazione di pullman (per prenotazioni e informazioni 3387913090//3475565460) con partenza da Piazza Risorgimento