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Valle Caudina

Bando SAMTE. ‘Grave l’approssimazione con cui è stato redatto. La Provincia lo ritiri’

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Il nuovo gruppo politico di Montesarchio ” Territorio e Coesione” si esprime sul bando SAMTE denunciando la “grave approssimazione” con cui è stato redatto.

“Manifestiamo sconcerto – è quanto scrivono gli esponenti del movimento politico – per la grave approssimazione con cui è stato redatto oltre che indignazione per l’assenza di preventiva concertazione con i Comuni della Provincia (enti di rilevanza costituzionale) e per l’incredibile esclusione della città di Benevento, anche in barba alla più elementare logica di economia di scala del servizio.

La raccolta e trasporto dei rifiuti nel Sannio è un sevizio pubblico essenziale, di pubblico interesse, per questo l’Amministrazione provinciale dovrà spiegare meglio, alla città di Montesarchio ed alla Valle Caudina, cosa significa mantenere lo “status quo” della città di Benevento per la quale s’ipotizza di affidare il servizio all’ASIA Benevento spa, lasciando inalterati costi (metà di quelli previsti per il resto della Provincia nonostante il rapporto popolazione sia 1 a 3,65) ed il livello occupazionale (180 unità per i 62.000 abitanti di e 292 unità per i 226.000 del resto della Provincia), solo perché nel 2010 l’ASIA finalmente ha avviato l’implementazione della raccolta porta a porta a Benevento? Ci spiegate perché il know how in acquisizione, con tanta lentezza, a Benevento sia più apprezzabile di quello acquisito velocemente e bene (EFFICACEMENTE) dal Comune di Montesarchio e dagli altri Comuni della Valle Caudina? Ci spiegate perché nonostante la Valle Caudina abbia acquisito da anni, con immediatezza e civica coesione un sistema di raccolta differenziata spinta, il suo know how non ha alcun rilievo per questa Amministrazione provinciale?”.

“Ci prendete in giro – continua la nota – quando dite di voler <<… recuperare un rapporto attivo e solidale con gli abitanti del Sannio che negli anni dell’emergenza rifiuti sono stati, spesso, oggetto di una violenza nei confronti della propria terra …>>? I signori Consiglieri provinciali della Valle Caudina hanno dimenticato la dimensione in cui abbiamo vissuto durante lo sversamento a Tre Ponti? Strano, perché da queste parti, quel periodo, vissuto con autentico spirito solidale, ha segnato in ciascuno un’esperienza forte, sprigionando il senso profondo d’appartenenza e rispetto del territorio, ed un approccio consapevole all’emergenza rifiuti, anche con l’immediata modifica degli stili di vita e di consumo”.

“L’Amministrazione provinciale – aggiunge Territorio e Coesione – sostiene nel suo Piano:<> e poi blindate la città di Benevento che non vanta alcun vero merito, e vi private, troppo facilmente del fondamentale coinvolgimento delle esperienze eccellenti riscontrabili in molti Comuni della Provincia, tra cui Montesarchio”.

“Politicamente dovete spiegare una scelta che, senza mezzi termini, appare scellerata perché sacrifica gli interessi dei cittadini della Provincia, per sostenere un feudo dell’Amministrazione comunale della città di Benevento.

Nel merito, da Montesarchio (maggiore comune della Provincia, con un’eccellenza in tema e dalla Valle Caudina, siamo indignati e fortemente preoccupati per l’effetto devastante che il bando della SAMTE avrà per le tasche dei cittadini oltre che per il decoro e l’igiene dei nostri Paesi e contrade. Avendo letto il bando, il disciplinare, il capitolato ed il piano industriale, ci siamo resi conto che immediatamente pagheremo, in media, 50 € pro capite in più di Tarsu e che il bando innesca un sistema sevizio/corrispettivo che rischia di rendere incontrollabile la Tassa. Sulla base di questo aumento certo, vanno aggiunti il costo per pulizia e igienizzazione di aree pubbliche in occasione di mercati, feste, fiere e sagre; la pulizia giornaliera delle strade e lo svuotamento dei cestini, perché il bando la prevede solo tre volte a settimana e per un numero di ore inferiore alle esigenze oggi attestate nei nostri Paesi. Non favorisce la raccolta differenziata monomateriale, costringendoci ad ulteriori costi per lo smaltimento; non prevede la raccolta nelle contrade e favorisce la creazione di un monopolio per lo smaltimento dei rifiuti speciali dei privati.

“Invitiamo tutte le Amministrazioni comunali – è la nota conclusiva di Territorio e Coesione – a valutare bene le “approssimazioni” di questo bando che appare redatto su un progetto di massima, più che su un piano industriale strategico e che necessita ancora di molti approfondimenti.

Auspichiamo che tutti i Comuni adottino le misure e cautele politiche, istituzionali ed amministrative necessarie, onde evitare di ricadere in una nuova fase emergenziale.

Invitiamo l’Amministrazione provinciale a ritirare in autotutela questo bando e rileggersi le conclusioni rese nell’Aggiornamento del Piano Provinciale dei Rifiuti, del giugno 2010.

Intanto, se il Sannio rappresenta l’anomalia campana per il fatto di essere pulito, dovremmo avere maggiore rispetto per la professionalità, mostrata sul territorio, da tutte le aziende che attualmente stanno svolgendo il servizio”.Il nuovo gruppo politico di Montesarchio ” Territorio e Coesione” si esprime sul bando SAMTE denunciando la “grave approssimazione” con cui è stato redatto.

“Manifestiamo sconcerto – è quanto scrivono gli esponenti del movimento politico – per la grave approssimazione con cui è stato redatto oltre che indignazione per l’assenza di preventiva concertazione con i Comuni della Provincia (enti di rilevanza costituzionale) e per l’incredibile esclusione della città di Benevento, anche in barba alla più elementare logica di economia di scala del servizio.

La raccolta e trasporto dei rifiuti nel Sannio è un sevizio pubblico essenziale, di pubblico interesse, per questo l’Amministrazione provinciale dovrà spiegare meglio, alla città di Montesarchio ed alla Valle Caudina, cosa significa mantenere lo “status quo” della città di Benevento per la quale s’ipotizza di affidare il servizio all’ASIA Benevento spa, lasciando inalterati costi (metà di quelli previsti per il resto della Provincia nonostante il rapporto popolazione sia 1 a 3,65) ed il livello occupazionale (180 unità per i 62.000 abitanti di e 292 unità per i 226.000 del resto della Provincia), solo perché nel 2010 l’ASIA finalmente ha avviato l’implementazione della raccolta porta a porta a Benevento? Ci spiegate perché il know how in acquisizione, con tanta lentezza, a Benevento sia più apprezzabile di quello acquisito velocemente e bene (EFFICACEMENTE) dal Comune di Montesarchio e dagli altri Comuni della Valle Caudina? Ci spiegate perché nonostante la Valle Caudina abbia acquisito da anni, con immediatezza e civica coesione un sistema di raccolta differenziata spinta, il suo know how non ha alcun rilievo per questa Amministrazione provinciale?”.

“Ci prendete in giro – continua la nota – quando dite di voler <<… recuperare un rapporto attivo e solidale con gli abitanti del Sannio che negli anni dell’emergenza rifiuti sono stati, spesso, oggetto di una violenza nei confronti della propria terra …>>? I signori Consiglieri provinciali della Valle Caudina hanno dimenticato la dimensione in cui abbiamo vissuto durante lo sversamento a Tre Ponti? Strano, perché da queste parti, quel periodo, vissuto con autentico spirito solidale, ha segnato in ciascuno un’esperienza forte, sprigionando il senso profondo d’appartenenza e rispetto del territorio, ed un approccio consapevole all’emergenza rifiuti, anche con l’immediata modifica degli stili di vita e di consumo”.

“L’Amministrazione provinciale – aggiunge Territorio e Coesione – sostiene nel suo Piano:<> e poi blindate la città di Benevento che non vanta alcun vero merito, e vi private, troppo facilmente del fondamentale coinvolgimento delle esperienze eccellenti riscontrabili in molti Comuni della Provincia, tra cui Montesarchio”.

“Politicamente dovete spiegare una scelta che, senza mezzi termini, appare scellerata perché sacrifica gli interessi dei cittadini della Provincia, per sostenere un feudo dell’Amministrazione comunale della città di Benevento.

Nel merito, da Montesarchio (maggiore comune della Provincia, con un’eccellenza in tema e dalla Valle Caudina, siamo indignati e fortemente preoccupati per l’effetto devastante che il bando della SAMTE avrà per le tasche dei cittadini oltre che per il decoro e l’igiene dei nostri Paesi e contrade. Avendo letto il bando, il disciplinare, il capitolato ed il piano industriale, ci siamo resi conto che immediatamente pagheremo, in media, 50 € pro capite in più di Tarsu e che il bando innesca un sistema sevizio/corrispettivo che rischia di rendere incontrollabile la Tassa. Sulla base di questo aumento certo, vanno aggiunti il costo per pulizia e igienizzazione di aree pubbliche in occasione di mercati, feste, fiere e sagre; la pulizia giornaliera delle strade e lo svuotamento dei cestini, perché il bando la prevede solo tre volte a settimana e per un numero di ore inferiore alle esigenze oggi attestate nei nostri Paesi. Non favorisce la raccolta differenziata monomateriale, costringendoci ad ulteriori costi per lo smaltimento; non prevede la raccolta nelle contrade e favorisce la creazione di un monopolio per lo smaltimento dei rifiuti speciali dei privati.

“Invitiamo tutte le Amministrazioni comunali – è la nota conclusiva di Territorio e Coesione – a valutare bene le “approssimazioni” di questo bando che appare redatto su un progetto di massima, più che su un piano industriale strategico e che necessita ancora di molti approfondimenti.

Auspichiamo che tutti i Comuni adottino le misure e cautele politiche, istituzionali ed amministrative necessarie, onde evitare di ricadere in una nuova fase emergenziale.

Invitiamo l’Amministrazione provinciale a ritirare in autotutela questo bando e rileggersi le conclusioni rese nell’Aggiornamento del Piano Provinciale dei Rifiuti, del giugno 2010.

Intanto, se il Sannio rappresenta l’anomalia campana per il fatto di essere pulito, dovremmo avere maggiore rispetto per la professionalità, mostrata sul territorio, da tutte le aziende che attualmente stanno svolgendo il servizio”.

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