POLITICA
Caldoro: “Da anni è il sud che paga il nord tramite le pensioni di anzianità”
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“Che l’Italia vada a fondo lo hanno capito tutti per questo bisogna puntare su qualcosa di alternativo: la Padania”. Dalla vetta del Monviso, dove si celebra il rito della raccolta di una ampolla d’acqua alle sorgenti del Po, Umberto Bossi è tornato ad agitare lo spauracchio della secessione ma soprattutto spaventa il Pdl.
“Bestialità della Lega Nord sulla secessione. Da anni è il sud che paga il nord tramite le pensioni di anzianità.” Così il Governatore della Regione Campania,Stefano Caldoro (che lunedì sarà anche a Benevento), a margine del meeting delle Acli Risorsa Mezzogiono, in esclusiva ai nostri microfoni, ha commentato le ultime richieste di secessione da parte del Carroccio.
“La politica del governo è attenta al Sud? – ha proseguito Caldoro – C’é un problema generale di tenuta dei conti del Paese e quindi è un sacrificio che dobbiamo fare tutti. Ma il sacrificio non va chiesto solo alle Regioni e agli enti locali che devono tagliare sui servizi. Il Mezzogiorno soffre sicuramente più di tutti: fare una grande alleanza del Sud significa far crescere il Paese”.
Caldoro, inoltre, ha chiarito la questione del blocco dei pagamenti per 72 milioni di euro da parte dell’Ue nei confronti della Campania definendola “una brutta pagina dell’utilizzo dei fondi europei tutta interna al centrosinistra”. “I 72 milioni di euro – ha detto Caldoro – non sono perduti, ma bloccati. E’ una vecchia procedura e uno scontro tutto interno al centrosinistra perché è una vicenda del 2009 e l’interrogazione viene fatta dal centrosinistra contro lo stesso centrosinistra che all’epoca amministrava la Regione”. “E’, purtroppo, una brutta pagina – ha aggiunto ancora il presidente della giunta regionale campana – dell’utilizzo dei fondi europei. Rischiamo il blocco di questi fondi spesi non in maniera regolare secondo le direttive europee, ma siamo fiduciosi di poterli recuperare avendo dimostrato in questi ultimi mesi, dal giudizio della comunità europea, che la situazione è molto cambiata ottenendo un giudizio positivo sul nostro modo di amministrare”.
Un passaggio, infine, è dedicato alla revoca assessoriale a Vito Amendolara: “Il Sannio – dice Caldoro – non rischia i 100 milioni di euro per i PIF. Amedolara continua il suo lavoro come consigliere del presidente della giunta regionale per l’agricoltura, anche se sulla vicenda (revoca dell’assessorato, ndr) abbiamo fatto opposizione e manterremo il punto anche in Corte Costituzionale. Faremo la nostra parte per difendere le nostre scelte”.