POLITICA
Referendum: battuto il quorum. Contributo importante dei Comitati e del Web
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Quorum battuto. Infranto il muro del 50 per cento più uno.
Il 57% degli aventi diritto in Italia si è recato alle urne per votare i 4 referendum abrogativi. Nella provincia sannita la percentuale dei votanti si assesta intorno al 52 %. L’affluenza più alta si è registrata per il quesito sulla tariffa dell’acqua: 52, 8%. La più bassa quella sul nuclerae: 51,99 %. Battuto il quorum anche nella cità di Benevento, con un dato intorno al 56,8 %.
Era dal 1995 che la soglia del quorum non veniva superata. I primi ad annunciare che il referendum era ormai cosa fatta, i sostenitori del comitato per il Si, che, intorno alle 12 e 30, ad urne ancora aperte, attraverso un’agenzia, avevano comunicato “il quorum è stato raggiunto.”
Quei 4 si e gli inviti “battiquorum” gridati nella piazze reali e virtuali, nel corso della campagna referendaria, si sono meterializzati in una grande partecipazione elettorale.
A contribuire a centrare l’obiettivo quorum, oltre all’onda popolare, innescatasi quasi come uno tzunami già nel corso delle elezioni amministrative e dei successivi ballottaggi, anche il tam tam mediatico dei social network, come facebook o twitter, che postando spiegazioni sui quattro quesiti referendari e condividendo istruzioni sulle modalità di voto, si sono di fatto sostituiti ad servizio pubblico d’informazione così traballante, da determinare l’intervento dell’Agicom, ordinando di concedere uno spazio più intenso e dettagliato all’informazione referendaria.
Più Berlusconi e Bossi dichiaravano di asternersi dal voto, più i link, i post, i gruppi pro referendum crescevano. E cresceva anche la convinzione dell’opportunità, sia come dovere civico , sia come risposta politica, di recarsi alle urne. Più forte al nord, con un punte del 64 %, affluenza più pallida al sud, dove non si è superato il 53 %. Fanalino di coda la Calabria, con pochissimi punti sopra il 50.
Ecco che le foto dei profili si arricchivano con inviti ad andare al voto e con il quadrato dei 4 si. Si invitavano amici a votare, offrendo anche accompagnamento per gli anziani.
L’ironia è stata sicuramente l’arma vincente di questa comunicazione politica-referendaria mediatica. E la musica, la comicità l’hanno fatta da padrona. Un must la canzone di Roy Paci e Aretuska “Votare”.
Una ventata d’aria fresca e pungente l’Aniene del ritrovato Guzzanti, che ironizza sulle errate notizie riportate dai tg, costretti rettificare la comunicazione sbagliata delle date del referendum. “si vota il 12 e il 13 giugno, ma anche il 14, sicuramente ci sarà meno folla”.
Ultimo video che impazza su youtube, “il Pdl scopre i risultati del referendum”. In areo la squadra dei ministri ritorna da una vancanza di due giorni (12 e 13 giugno) ad Antigua. L’hostess annuncià i risultati del referendum. Quando si sa che il legittimo impedimento è stato bocciato, esplode il panico.
Oltre che nella piazza virtuale, il lavoro di coinvolgimento pro referendum si è fatto spazio anche nelle piazze reali. Nel sannio numerose sono state le iniziative referendarie informative portate aventi dai comitati civici, ma anche dai partiti, a favore dell’acqua pubblica come bene comune, contro il nucleare, per sostenere che la giustizia è uguale per tutti e che, ancor più dei processi, l’unico vero impedimento per il presidente del consiglio a governare è la volontà popolare.
Erika Farese