Sindacati
‘Tpl, totale l’assenza dell’ente preposto e titolare dei servizi’
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Le segreterie provinciali di Filt Cgil (a firma di Savatore e Maffei), Fit Cisl (a firma di Fantasia e Stravato) e Uil Trasporti (a firma di D’Alessio e rapuano), in una nota diffusa alla stampa “denunciano alle istituzioni e agli Enti le condizioni critiche e incerte nel quale versa il settore trasporto pubblico locale su gomma nel territorio di Benevento.
Purtroppo, pur avendo ricevuto assicurazioni sulla tenuta occupazionale da parte dell’Assessore al ramo in una pubblica assemblea dei lavoratori, qualche giorno fa, è giunto alle scriventi l’avvio delle procedura per la cassa integrazione straordinaria in deroga da parte dell’azienda E.T.A.C. srl per n.5 addetti.
Nonostante già dal 12 aprile si era fatto richiesta all’Ente di un tavolo tecnico atto a definire i servizi minimi su base territoriale e la conseguente organizzazione del lavoro, sebbene si siano avviate le procedure di raffreddamento e conciliazione sfociate nella proclamazione di uno sciopero di 4 ore per il giorno 17 giugno, a tutt’oggi si deve constatare la totale assenza dell’Ente preposto e titolare dei servizi. Un’assenza che si deve considerare esecrabile proprio nel momento in cui le conseguenze dei famigerati tagli al settore stanno seriamente minando il diritto alla mobilità e l’occupazione dei lavoratori addetti.
La esasperazione e la preoccupazione dei lavoratori ha raggiunto livelli massimi di pazienza e tolleranza; scioperare in tempi di crisi è un sacrificio grande per i lavoratori ma gli autoferrotranvieri hanno risposto e risponderanno compatti perché in discussione vi sono non solo i livelli occupazionali, ma la stessa idea del diritto alla mobilità così come è riconosciuto nella nostra Carta costituzionale.
Ma cos’altro bisogna fare affinchè su queste problematiche si apra una discussione seria, senza demagogia su questo territorio?
Il senso di responsabilità ha evitato, fino ad oggi, che i lavoratori avessero reazioni rabbiose all’atteggiamento che rischia di essere provocatorio ma che suona come un’offesa al loro spirito di sopportazione.
Nel mentre si cerca di trovare l’interlocutore primario per cercare soluzioni a questa situazione drammatica, le aziende, ed in particolare una, la E.T.A.C. srl, decide unilateralmente quali servizi e quanti lavoratori proporre alla cassa integrazione.
Ma il fatto più sconvolgente è che l’azienda E.T.A.C. ci ha comunicato che i cosiddetti esuberi sono stati indicati dal settore trasporti della Provincia alla azienda.
Se questo è vero è di una gravità inaudita e a questo punto si vuole capire qual è la condotta dell’Assessorato: da una parte si tranquillizzano i lavoratori sul mantenimento del posto di lavoro, dall’altro si indicano non solo i tagli ai servizi e alle risorse, ma anche gli “eventuali esuberi”.
Queste OO.SS. provinciali sensatamente hanno sempre evidenziato la grave crisi del settore, intraprendendo ed aderendo a tutte le iniziative a sostegno di questa vertenza, consumando ore di sciopero e cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e l’utenza in particolare, sulla drammaticità e pericolosità della situazione.
Cos’altro ci resta da fare?
Forse bloccare tutti i servizi o occupare strade, palazzi o quant’altro?”.