fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

ENTI

‘Raccolta differenziata, diffusi dati non veritieri per Benevento’

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Proponiamo, di seguito, un interessante articolo di Bcr Magazine (www.bcrmagazine.it) nel quale Simone Aversano confuta, su dati ufficiali dell’Ossevatorio provinciale dei rifiuti, quanto asserito dall’Asia, e di conseguenza dal Comune di Benevento, in tema di raccota differenziata. La circostanza è quanto mai attuale perché ad esso si lega anche una nota stampa, che si legge in altra parte del sito, diffusa dalla lista ORA avente ad oggetto lo stesso tema, e naturalmehte lo stesso contenuto a sfondo politico.

A corollario dell’articolo possiamo solo portare un contributo: nel momento in cui questa pubblicazione vede la luce l’Osservatorio provinciale sui rifiuti risulta non raggiungibile via internet. Non c’è un chiaro rapporto di causa-effetto, non è possibile nemmeno ipotizzarlo, però è un dato reale: non è cioè possibile al momento leggere i dati in questione…

***

(simone aversano) “Per mesi e mesi i cittadini di Benevento, tramite la stampa, sono stati messi al corrente del dato secondo cui il Comune di Benevento aveva raggiunto e superato il 35% di raccolta differenziata al 31 dicembre 2010.

Un obbiettivo che consiste in un preciso obbligo di legge, sancisce l’articolo 11 della tanto odiata legge 123 del 2008, di conversione del decreto legge 90 del 23 maggio dello stesso anno. Si tratta della legge voluta dal governo Berlusconi principalmente in materia ambientale e relativamente al contesto campano, che nominando il Comune di Sant’Arcangelo Trimonte in provincia di Benevento gli ha assegnato la sua terza discarica della storia. La discarica di Contrada Nocecchie, quella di cui ormai da tre anni discutiamo e parliamo approfonditamente sotto molti aspetti.

Di quello, infatti, politici e giornali hanno diffusamente parlato e continuano a farlo, come è giusto che sia viste le vessazioni costanti cui deve sottostare Sant’Arcangelo. Ma quello di cui per mesi non si è parlato sono i veri dati sulla raccolta differenziata per i comuni del Sannio. La notizia ha dell’incredibile: l’Osservatorio Provinciale sui Rifiuti, istituito dalla Provincia di Benevento per volere dell’assessore all’Ambiente Gianluca Aceto e diretto da Gianfranco Elia Russo, ha infatti diffuso nei giorni scorsi i dati certificati e definitivi sui livelli di differenziata raggiunti da ciascun comune. La notizia è che ben 29 centri sanniti non hanno raggiunto quel target obbligatorio del 35% al 31 dicembre 2010, su un totale di 78 comuni. Più di uno su tre, dunque, ed è anche per questo che la Provincia si sta attivando per studiare un piano che faccia rientrare nelle percentuali tutti i comuni sanniti.

Ma quello che è difficile da mandare giù è il dato di Benevento. Che al 31 dicembre 2009 la città fosse a poco più del 16% di differenziata è cosa che molti cittadini ricordano in quanto la stessa ASIA Benevento ha comunicato questo dato in numerose occasioni. Ma che al 31 dicembre dell’anno successivo Benevento fosse al di sotto del 35% è notizia che si apprende solo in queste ore. Un clamoroso 31,4% è il dato ufficiale fornito dall’Osservatorio Provinciale istituito da Aceto e Cimitile. Per l’esattezza, oltre 19mila sono state nel 2010 le tonnellate di indifferenziata prodotta, contro sole 9mila tonnellate di rifiuto differenziato.

Ed è qui che si mette in evidenza la grande bugia raccontata per mesi al popolo beneventano: la favola del 35% di differenziata raggiunto in città in pochi mesi di raccolta porta a porta, per non parlare delle percentuali esorbitanti presentate ai cittadini con l’approssimarsi delle elezioni che hanno visto riconfermato Fausto Pepe sindaco. C’è da ridere, per non piangere. Addirittura ad agosto 2010, secondo l’ASIA guidata da Lucio Lonardo e Massimo Romito, il dato del 35% era già stato conquistato, pur mancando ancora Rione Ferrovia e Rione Libertà al novero dei quartieri sertivi dal porta a porta. Percentuali sempre più gonfiate anche da parte dell’ex (e riconfermato) sindaco Pepe, che ad ottobre celebrava il 40% raggiunto, e dopo soli due mesi, nella conferenza stampa di fine anno del 29 dicembre 2010, glorificava se stesso e l’ASIA per aver raggiunto, udite udite, il 50% di raccolta differenziata sul territorio cittadino. Considerando che i dati oggi dicono che due giorni dopo si era appena al 31,4%, quella di Pepe fu una colossale bugia o una clamorosa inesattezza?

La legge che pone l’obbligo di raggiungere quel 35% è, come detto, l’articolo 11 della numero 123 del 2008. Che recita, al comma 1: “Ai comuni della regione Campania che non raggiungano l’obiettivo minimo di raccolta differenziata pari al 25 per cento dei rifiuti urbani prodotti entro il 31 dicembre 2009, al 35 per cento entro il 31 dicembre 2010 e al 50 per cento entro il 31 dicembre 2011, fissati dal Piano regionale dei rifiuti adottato con ordinanza del Commissario delegato per l’emergenza dei rifiuti n. 500 del 30 dicembre 2007, è imposta una maggiorazione sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati pari rispettivamente al 15 per cento, al 25 per cento e al 40 per cento dell’importo stabilito per ogni tonnellata di rifiuto conferita agli impianti di trattamento e smaltimento”. Il Comune di Benevento dovrà quindi corrispondere ben il 25% in più sull’importo per ogni tonnellata di rifiuto conferita, e probabilmente questi soldi vanno pagati a decorrere dal primo gennaio di quest’anno, a ritroso, e quindi anche per le tonnellate già conferite in questa prima metà di anno. Tutto denaro che uscirà dalle tasche dei cittadini.

Ma la sanzione più grave è prevista al comma 2: “Il Sottosegretario di Stato verifica il raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1, adottando le opportune misure sostitutive, anche mediante la nomina di commissari ad acta, nei confronti delle amministrazioni che non abbiano rispettato gli obiettivi medesimi, nell’ambito delle risorse di bilancio disponibili delle stesse amministrazioni”. Si parla quindi anche di commissariamento per i comuni che non centrano il target. Ma una simile misura non è stata possibile nell’immediato perchè i dati ufficiali sono stati resi noti troppo tardi. Solo il 13 maggio scorso, dunque a due giorni dal voto per molti comuni sanniti compreso il capoluogo, la Regione Campania certificava i dati raccolti dall’Osservatorio Provinciale per il 2009 ed il 2010. Questo non ha consentito la conoscenza della verità da parte dei cittadini, che sono andati a votare basandosi sui dati clamorosamente pompati dal quartetto Pepe, Castiello, Lonardo, e Romito. Basta andare ancora adesso sul sito web dell’ASIA per leggere il progresso dei dati nei primi mesi di quest’anno, che parlano del raggiungimento del 65% di differenziata.

Ma secondo qualcuno, il mancato raggiungimento del 35% può comportare anche la revoca di finanziamenti pubblici. A rischio sono dunque i fondi europei del PIU Europa, che se dovessero essere restituiti da parte del Comune di Benevento, si tratterebbe di un’ulteriore clamorosa differenza tra la realtà e quanto decantato da Pepe in campagna elettorale. Possiamo infatti dire che il sindaco sia stato rieletto dai cittadini soprattutto per le percentuali di differenziata e per i milioni del PIU Europa. Il destino a volte sa essere molto ironico.

A questo punto c’è da capire quale sia il metodo di calcolo utilizzato dall’Osservatorio della Provincia e quale quello adottato invece dall’ASIA e dal Comune di Benevento. Di sicuro il metodo e le procedure corrette sono quelli della Provincia, perchè i suoi dati sono gli unici provvisti di certificazione a tutti gli effetti di legge. Quelli comunali sono una sorta di sondaggio privo di valenza scientifica, ma c’è da capire per il bene dei cittadini quanto dolo ci sia in questa esagerazione nei dati portata avanti per mesi e mesi. Con la complicità di una stampa locale troppo spesso superficiale che prende per buone le favolette raccontate dai vertici degli enti locali, ossia da questi signori pagati ogni mese con i soldi dei cittadini.

E’ fondamentale capire i metodi di calcolo per due ragioni: capire perchè questi dati sono venuti fuori solo dopo le elezioni e quindi se sia stato o meno solo un caso che i cittadini abbiano dovuto votare sulla scorta di dati inesatti; capire oggi a che percentuale di differenziata siamo, perchè se tanto mi dà tanto non siamo di certo al 65% ma ben al di sotto.

A questi quesiti cercheremo di rispondere nei prossimi giorni con una nuova puntata di questa inchiesta. L’ultima tappa sarà chiedere spiegazioni ai diretti responsabili, Pepe, Lonardo, Castiello e Romito, che di certo non potranno nascondersi o far finta di non aver colto la domanda. La città non merita di essere presa in giro, e se qualcuno lo ha fatto dovrà pagarne le conseguenze”.

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 2 giorni fa

Asia Benevento, l’ecopunto di San Cumano sospeso dal 4 maggio

redazione 2 giorni fa

Illecita gestione dei rifiuti, scarico abusivo e diverse irregolarità: sequestrato impianto di trattamento ad Airola

redazione 4 settimane fa

Telese, grazie all’aiuto delle fototrappole nessuno sconto a chi contravviene allo smaltimento dei rifiuti

redazione 4 settimane fa

Confindustria e Provincia insieme per il comparto estrattivo: avviata richiesta ufficiale per aggiornare fabbisogno provinciale del litotipo calcare

Dall'autore

redazione 11 minuti fa

Appalto piazza Commestibili, Iadicicco: ‘Correttezza e regolarità dei lavori svolti. Accuse gravemente lesive’

redazione 2 ore fa

Chiusura Bilingue, Mastella incontra il dirigente Ciampa: “Appello affinché aumentino le iscrizioni”

redazione 3 ore fa

Benevento, irregolarità all’erogazione idrica in tre strade di Rione Pacevecchia

redazione 3 ore fa

La beneventana Francesca Mandato nuovo presidente diocesano dell’Azione Cattolica

Primo piano

redazione 11 minuti fa

Appalto piazza Commestibili, Iadicicco: ‘Correttezza e regolarità dei lavori svolti. Accuse gravemente lesive’

redazione 2 ore fa

Chiusura Bilingue, Mastella incontra il dirigente Ciampa: “Appello affinché aumentino le iscrizioni”

redazione 3 ore fa

La beneventana Francesca Mandato nuovo presidente diocesano dell’Azione Cattolica

redazione 4 ore fa

Domenica riapre il Parco Terme di Telese: giornata all’insegna dell’accoglienza

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content