‘C’è chi confonde il volontariato con la gestione di fondi’

“Ora basta difenderemo il vero Volontariato sannita da tutti gli attacchi le manovre a sfondo politico di chi sembra confondere la parola “associazione” con “gestione””.

Le associazioni socie del Centro Servizi del Volontariato di Benevento: Forum del Terzo Settore Fraternita di Misericordia di Benevento – Confraternita di Misericordia di Airola – Confraternita di Misericordia di Buonalbergo – Confraternita di Misericordia di Castelfranco in Miscano – Confraternita di Misericordia di Guardia Sanframondi – Confraternita di Misericordia di Montesarchio – Confraternita di Misericordia di Pietrelcina – Confraternita di Misericordia di San Bartolomeo in Galdo, Movimento Difesa del Cittadino, Anteas, Giardino di Oren, con una nota congiunta hanno deciso di rompere gli indugi dopo il comunicato diffuso nei giorni scorsi dalla Rete Sociale, che accusava le associazioni di aver dato vita ad una gestione elitaria del centro.

“Dopo una lunga serie di attacchi e tante notizie false ed inesatte diffuse in città, quali organizzazioni di volontariato libere ed apolitiche ci vediamo costrette ad intervenire per difendere non più solo l’onorabilità del Centro servizi del volontariato di Benevento, ma anche dell’immagine delle associazioni che lo compongono e che quotidianamente si battono per il rispetto e la cura dei diritti dei cittadini, dei malati e dei bisognosi.Ribadiamo ancora una volta come già fatto dal centro in sede giudiziaria che sia le scriventi che il nuovo Direttivo, liberamente eletto dalla maggioranza dei soci, non ha mai avuto intenzione di impedire qualsivoglia allargamento della base sociale a chi ne abbia diritto.

E’ paradossale poi che tali fraintendimenti vengano animati proprio da alcune associazioni socie che, sin dal 2004, hanno avuto un ruolo politico centrale nella vita del Cesvob e che solo dopo anni e la mancata elezione di propri rappresentanti a cariche sociali riscoprono l’urgenza incontigentabile di un doveroso allargamento della base sociale da attuare, si badi bene, non in assemblee, sistematicamente disertate, ma per via giudiziaria. Altrettanto paradossale la circostanza che alcune delle associazioni autrici di queste dichiarazioni sono attualmente perfettamente integrate nella programmazione del Centro ed addirittura hanno ricevuto e ricevono contributi sulla progettazione per migliaia di euro con fondi della perequazione regionale destinati alle Organizzazioni di volontariato.

Mai l’attuale Direttivo o le nostre sedi hanno ricevuto inviti ad un confronto sereno e pacato da parte della cosiddetta Rete Sociale, che si dichiara costituita nell’aprile dello scorso anno, solo una diffida legale a non svolgere le assemblee ed in seguito una azione legale in cui il Cesvob sta difendendo le proprie ragioni. E’semplicemente vergognoso poi che un provvedimento di natura provvisoria e cautelare del Tribunale sia stato sbandierato alla stampa a conferma di convinzioni ben diverse rispetto a quelle di natura eminentemente giuridica espresse dal Magistrato, che saranno comunque oggetto di un riesame da parte del Tribunale".

"Dispiace ancora – prosegue la nota – che vengano fornite alla stampa e non solo, notizie inesatte ma addirittura false visto che proprio il Direttivo svoltosi lo scorso lunedì 1° marzo ha disposto la convocazione della assemblea ordinaria dei soci Cesvob 2011 prevista da tempo proprio per deliberare l’iscrizione delle nuove organizzazioni di volontariato risultate in possesso dei requisiti previsti dalla legge 266/91 e dallo Statuto per l’ammissione. Indipendentemente dall’esito dei giudizi ancora in corso, di comune accordo con il Direttivo in carica faremo indire una nuova assemblea anche le l’elezione degli organi sociali. Tanto anche in ossequio al provvedimento provvisorio del Tribunale che, tuttavia riteniamo doveroso far sottoporre ad un ulteriore approfondimento per garantire la vita amministrativa del centro e dei suoi dipendenti, nonché per continuare le attività al servizio delle scuole ed a tutte le associazioni, ma soprattutto affinchè cessi una volta per tutte la strumentalizzazione da parte di terzi di una motivazione da sempre del tutto estranea alle scriventi.

Respingiamo con forza anche le accuse circa una gestione elitaria del Centro visto che mai come in questi ultimi mesi ha accolto tantissime associazioni anche non socie cui, ben diversamente dal passato, è stata messa a disposizione l’intera struttura ed il personale che vi lavora quotidianamente. L’enorme mole di lavoro svolto al servizio del volontariato in termini di formazione, informazione, progetti con le scuole ed enti è visionabile da tutti sia presso il Centro che in tempo reale sul sito web www.cesvob.it o sul periodico pubblicato proprio in questi giorni. Riteniamo tutte le accuse mosse al Cesvob assolutamente strumentali e pretestuose nonché frutto di una manovra eminentemente politica e ricordiamo che da sempre i servizi del Centro sono forniti a tutte le organizzazioni di volontariato della provincia di Benevento.

Del tutto infondate, gravissime ed assolutamente lesive dell’immagine e del decoro delle scriventi sono le dichiarazioni secondo cui si è paventato il sospetto di perseguire una gestione privatistica dei fondi per il volontariato che, ricordiamo, sono soggetti al controllo costante di un collegio di revisori abilitati di cui uno di nomina regionale del tutto estranei alle associazioni. A riguardo anche per sfatare quest’altra bufala certo di facile presa sulla pubblica opinione degli € 700.000, che gestirebbe il Cesvob, ricordiamo che le somme in bilancio ammontano a circa € 254.000,00, mentre € 370.000,00 circa sono fondi regionali su cui il Centro non ha alcuna disponibilità, essendo destinati al finanziamento di progetti peraltro proprio a gran parte delle associazioni che da alcuni mesi hanno dato il via alla macchina del fango".

"Per porre fine alle illazioni e salvaguardare l’immagine del vero volontariato della provincia di Benevento, – copncludono le associazioni –  abbiamo infine richiesto al Presidente Di Nardo ed ai componenti del Direttivo cui confermiamo la piena fiducia, di invitare immediatamente la Rete sociale ad un incontro che possa chiarire le rispettive ragioni ed anche al fine di fargli visionare i bilanci e le spese del Centro dal 2004 ad oggi come decise dai precedenti direttivi".